La sindrome del tunnel carpale è un disturbo delle articolazioni della mano in grado di condizionare sensibilmente la vita quotidiana di chi ne è affetto. È la più diffusa patologia che interessa i nervi periferici del corpo umano, tuttavia i suoi sintomi possono essere confusi con quelli di un’altra patologia articolare, ovvero l’artrite reumatoide, con la quale ha in comune il fatto di provocare dolore alle mani, alle dita e ai polsi.
Sindrome del tunnel carpale o artrite reumatoide?
Il tunnel carpale è tuttavia contraddistinto dal fatto che la suddetta sintomatologia è normalmente associata a indolenzimento e formicolio ad alcune dita e alla mano.
L’artrite reumatoide è invece causata da una risposta autoimmune dei tessuti che conduce ad una progressiva infiammazione delle articolazioni, e presenta sintomi quali: debolezza e gonfiore alle articolazioni, sensazione di calore e irrigidimento delle stesse accompagnati da febbre, affaticamento e perdita di peso. Tuttavia, l’artrite reumatoide può costituire una delle cause del tunnel carpale, poiché l’infiammazione cronica dell’articolazione può determinare una costrizione nella zona del nervo mediano e dei tendini circostanti.
La sindrome del tunnel carpale si verifica a causa di una pressione esercitata dai tendini flessori sul nervo mediano del polso, che corre lungo tutto il braccio e raggiunge la mano passando attraverso una struttura che si trova nel polso, ovvero il tunnel carpale.
Tale compressione si verifica quando i tendini si gonfiano a causa di movimenti ripetuti o prolungati della mano, soprattutto quelli che la portano a trovarsi su un piano inferiore rispetto al polso: scrittura prolungata al PC, suonare alcuni strumenti musicali, uso prolungato di alcuni strumenti da lavoro manuale, etc. Il disturbo può tuttavia insorgere anche indipendentemente in circostanze particolari quali la gravidanza, l’ipotiroidismo, il diabete e l’obesità.
Un dato importante è che la sindrome del tunnel carpale si può prevenire. A questo scopo è fondamentale riconoscerne i sintomi e, in presenza di questi, rivolgersi ad un medico specialista. È opportuno consultare il medico quando si avverte dolore al polso e/o alla mano accompagnato da intorpidimento e formicolio del pollice, dell’indice, del medio o dell’anulare (non del mignolo).
Rimedi naturali per la cura della sindrome del tunnel carpale
Oltre ai comuni trattamenti farmacologici basati sugli antinfiammatori non-steroidei (FANS), è possibile curare e persino prevenire il disturbo del tunnel carpale con alcuni metodi naturali, vediamo quali sono:
- Se la sintomatologia è lieve e dunque ci si trova in presenza di un disturbo non ancora arrivato ad uno stadio avanzato, si può rimediare osservando una serie di semplici accorgimenti, come utilizzare un’attrezzatura da lavoro che aiuti a non stressare i polsi, ad esempio: tastiere speciali, tappetini per i polsi, sedie munite di braccioli, etc.
- Prendersi regolarmente una pausa mentre si lavora, soprattutto alle mani, eseguendo leggeri movimenti flessori per sgranchire i polsi, aprire e chiudere la mano per stimolare l’allungamento dei flessori dell’avambraccio.
- Se questi semplici rimedi non sono sufficienti ad alleviare il dolore, significa che la sindrome del tunnel carpale è ad uno stadio più avanzato, pertanto occorre fare ricorso a un tutore per polso.
Si tratta di un supporto elastico di varie forme, dimensioni e caratteristiche in base alle specifiche necessità, pertanto si consiglia di sottoporsi ad una visita medica prima di sceglierne uno, onde evitare acquistare un tutore in cui la mano non riesca ad entrare o che non sia effettivamente il più efficace per il trattamento del proprio caso specifico.
Normalmente un tutore per mano e/o polso va indossato di notte e durante il lavoro, ma non mancano specialisti che consigliano di indossarlo costantemente per un determinato periodo di tempo. È il caso, questo, del tunnel carpale causato da un temporaneo gonfiore dovuto alla gravidanza, o di tutti gli altri casi in cui la sindrome è da ricondurre a circostanze transitorie.
In alcuni casi è invece necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, ovvero quando le condizioni sono gravi al punto che qualsiasi altro tipo di trattamento risulti inefficace. L’intervento viene praticato generalmente in anestesia locale e consiste in una incisione eseguita al livello del polso o del palmo della mano in corrispondenza del tunnel carpale, allo scopo di rilasciare la pressione sul nervo mediano. L’incisione viene poi ricucita e la guarigione completa è prevista nell’arco di pochi mesi.
Tuttavia, durante la fase di recupero dall’intervento non di rado il paziente avverte forte dolore (a cui è importante non cercare di porre rimedio eccedendo la dose di antinfiammatori prescritta dal medico) accompagnato da numerosi disagi: notevoli limitazioni motorie, necessità di tenere le mani in posizione superiore al cuore per evitare eccessiva sudorazione, attenzione alla possibile rottura dei punti di sutura.
Il decorso post-operatorio prevede inoltre, in un seconda fase, che il paziente indossi un tutore per polso per alcune settimane, prima di tornare a svolgere le normali attività. Da non dimenticare, inoltre, il rischio di infezione connesso a questo tipo di intervento e le cicatrici permanenti che resteranno sulla mano e sul polso.
Una corretta prevenzione della sindrome del tunnel carpale e il pronto ricorso ai semplici metodi naturali sopraelencati è dunque cruciale per evitare il rischio di doversi sottoporre ad un intervento rischioso, invasivo e doloroso, che può essere evitato prestando attenzione ai primi sintomi.
Fonti: newsmax.com – thesequitur.com