leishmaniosi canina e umana

Leishmaniosi canina e umana. Ecco tutti i sintomi

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COS’È LA LEISHMANIOSI CANINA

Le leishmaniosi canina è una delle malattie infettive più comuni nel mondo canino e viene trasmessa all’animale dai pappataci. Questo è un insetto particolarmente insidioso, chiamato anche flebotomo, che può essere assimilato a una zanzara ma con dimensioni molto più ridotte. Il loro habitat ideale sono le coste e le zone collinari, ossa quelle aree mediterranee in cui persistono elevati livelli di umidità. Non amano particolarmente gli ambienti metropolitani. Tuttavia negli ultimi anni la loro diffusione è stata segnalata anche in alcuni di questi centri, anche se in misura nettamente inferiore.

Questi insetti sono più pericolosi nelle ore serali e al tramonto, perché sono particolarmente fotosensibili. Pertanto è più probabile che aggrediscano il cane durante la passeggiata serale, specialmente nel periodo tra maggio e ottobre, i mesi più caldi e umidi nel nostro Paese.

La puntura di questo insetto è il veicolo per la trasmissione del virus della Leishmania, un parassita molto particolare nel suo sviluppo. Il pappatacio per deporre le sue uova ha la necessità di avere a disposizione il sangue del cane. Quindi appena ne ha la possibilità punge l’animale: se questo cane è già stato infettato, il parassita della Leishmania si riproduce nello stomaco dell’insetto.

A questo punto, non appena il pappatacio andrà a pungere un altro cane per avere altro sangue a disposizione per le sue uova, questo verrà inevitabilmente infettato. Non esiste un numero massimo di cani che il pappatacio è in grado di pungere: potenzialmente, durante il suo periodo fertile, potrebbe infettare decine di animali nelle zone a rischio.

Per il cane, la leishmaniosi è una malattia molto grave, che può portare anche alla morte dell’animale. Infatti, è una malattia piuttosto subdola, che può avere un’incubazione fino a 7 anni con manifestazione di sintomi che si fanno man mano più evidenti. Infatti, non è detto che il cane manifesti immediatamente i sintomi della malattia, anche dopo la sua rilevazione mediante i test appositi che vengono eseguiti dai veterinari.

Inoltre, va considerato che la leishmaniosi è una malattia che colpisce il sistema immunitario dell’animale. Questo significa che nel momento in cui il cane viene infettato, le sue difese immunitarie tendono ad abbassarsi, se non a crollare, e questo favorisce l’insorgere di altre malattie, che approfittando del momento di debolezza trovano terreno fertile per proliferare. Inoltre, la leishmaniosi è una malattia a carattere zoonosico, quindi potenzialmente trasmissibile all’uomo.

I SINTOMI DELLA LEISHMANIOSI CANINA

Come detto precedentemente, i sintomi della leishmaniosi possono non manifestarsi nell’immediatezza ma avere un lento decorso. Ovviamente, non tutti gli animali hanno la tendenza a sviluppare gli stessi sintomi e con la stessa forza. Tuttavia ci sono alcuni campanelli d’allarme che possono essere il segno tangibile di un’infezione dell’animale, che non andrebbero mai sottovalutati. Va specificato, inoltre, che i sintomi possono presentarsi singolarmente ma non solo, perché in alcuni animali si manifestano anche combinati tra loro, aumentando quindi la possibilità di diagnosticare la malattia in tempi rapidi.

Nell’ottica di una diagnosi efficace della leishmaniosi canina, bisogna sapere che questa può essere di diversi tipi, pertanto anche i sintomi possono essere variabili, dipende da quale forma di infezione ha contratto il cane. Quindi, alcuni animali potrebbero manifestare prevalentemente sintomi di tipo cutaneo mentre altri animali potrebbero avere una sintomatologia correlata agli organi interni.

Facendo un rapido schema dei sintomi più comuni che possono essere indicativi dell’infezione del cane, ci sono:

  • Dermatite secca, ossia una rapida esfoliazione della cute del cane, che presenta squame tipo forfora tra il pelo. Questo sintomo può essere spesso confuso, soprattutto quando avviene nel periodo di muta
  • Perdita di pelo, che colpisce principalmente la parte del muso intorno agli occhi. Questo è uno dei sintomi più evidenti, perché danno al cane l’aspetto di un cane anziano. È anche uno dei sintomi maggiormente significativi della comparsa della leishmaniosi, soprattutto nei cani giovani di età. Le altre zone colpite da questa alopecia sono la coda, il dorso e le zampe
  • Ipercheratosi e onicogrifosi, ossia la tendenza del cane all’ispessimento della cute nella zona del naso e dei cuscinetti e la crescita abnorme delle unghie.
  • Vomito e diarrea, due dei sintomi più comuni, che interessano gli organi interni dell’animale
  • Stanchezza e debolezza, che si manifestano con una prolungata apatia del cane, che perde interesse alle attività che ha sempre amato, come i giochi e le passeggiate.
  • Perdita di appetito e riduzione del peso, con conseguente rifiuto del cibo. Quando il cane smette di mangiare, è necessario rivolgersi immediatamente al medico, perché è sintomo di una malattia grave.- Sangue dal naso, ossia emorragie, anche non copiose, ma frequenti, assolutamente non comuni nei cani.

COS’È LA LEISHMANIOSI UMANA

leishmaniosi umana

Come accennato precedentemente, la leishmaniosi è un tipo di zoonosi, quindi una malattia trasmissibile all’uomo. Tuttavia, è sbagliato credere che possa esistere un contagio diretto tra l’uomo e l’animale, perché negli effetti, anche nell’uomo la leishmaniosi dev’essere veicolata da un insetto infetto, che trasmetta il parassita delle leishmania.

Detto ciò, è bene capire quali sono le zone maggiormente a rischio contagio di leishmaniosi nel nostro pianeta, perché non sono le stesse della leishmaniosi canina. Infatti, la leishmaniosi ha una maggiore incidenza nelle aree tropicali. In particolar modo in Sudamerica, Africa orientale e alcune zone dell’Asia, in particolare quelle più vicine alle coste e alle foreste.

Tuttavia, a grandi linee si può dire che a parte l’Antartide e l’Oceania, in tutto il pianeta siano stati segnalati dei focolai, con maggiore incidenza nelle aree appena descritte. Andando ad analizzare la tipologia di malattia contratta, emerge che le forme viscerali della malattia, quindi quelle in cui a essere colpiti sono gli organi interni, sono più frequenti nella zona indiana, sudanese e brasiliana mentre la leishmaniosi cutanea è maggiormente diffusa in Medio Oriente.

È una patologia che mostra alcune complessità maggiori rispetto a quella canina.

Si possono distinguere almeno tre differenti tipi di leishmaniosi umana:

  • leishmaniosi cutanea;
  • leishmaniosi muco-cutanea;
  • leishmaniosi viscerale.

Ciascuna delle quali può portare a differenti complicazioni e sintomi, che vedremo successivamente.

La forma cutanea, generalmente, ha un decorso di qualche mese ed è anche in grado di guarire autonomamente senza necessariamente sottoporsi a un trattamento terapico.

Diverso è il caso della leishmaniosi muco-cutanea, che è di tipo cronico e progressivo. Se non viene presa per tempo, è causa di ulteriori infezioni, che colpiscono principalmente le vie aree, con conseguente comparsa di polmoniti e altre malattie, che possono portare alla morte.

La leishmaniosi viscerale è la forma batterica più grave. Se non viene trattata adeguatamente, già dalla sua comparsa porta alla morte in circa il 95% dei casi, di solito per una sovra-infezione batterica. Senza fare allarmismi, comunque, se la leishmaniosi viene trattata adeguatamente, la percentuale di decessi causati da questa malattia è di appena il 5%. Queste percentuali sono in linea con le altre malattie infettive conosciute e curabili.

I SINTOMI DELLA LEISHMANIOSI UMANA

Appare evidente che ciascuna forma di leishmaniosi umana abbia una sintomatologia completamente diversa dalle altre. Anche se non troppo visto che alcuni sintomi sono ricorrenti in tutte le forme. La leishmaniosi cutanea, che è la forma di leishmaniosi più comune, generalmente tende a causare delle ulcere cutanee di diverso livello.

Queste lesioni si formano prevalentemente nelle zone in cui hanno pasteggiato a sangue i flebotomi (pappataci). Generalmente, questi insetti pungono il viso, il collo, le braccia e le gambe. Praticamente le zone del corpo che più facilmente vengono scoperte durante le uscite. L’evoluzione dell’ulcera è molto chiara: inizialmente si forma nodulo eritematoso, che cresce di dimensioni fino a formare una sottile crosta sulla sua superficie. A quel punto, la crosta cade e si apre l’ulcera, i cui margini sono ben visibili.

Quest’ulcera può avere anche una profondità notevole e la cicatrice che ne deriva dalla sua guarigione è spesso molto chiara ed evidente. Ovviamente, l’ulcera può non essere curata e guarisce in autonomia. Questo però, può favorire la penetrazione di altri batteri che possono causare ulteriori infezioni, in alcuni casi ben più gravi. La leishmaniosi muco-cutanea è una forma decisamente più rara rispetto a quella cutanea. È una sua diretta evoluzione o, per essere più precisi, è una sua derivata. Nel momento in cui l’ulcera causata dalla leishmaniosi cutanea guarisce è necessario proseguire nei controlli perché la forma muco-cutanea può svilupparsi anche dopo diversi mesi dalla completa guarigione dell’ulcera.

Questa forma di malattia prevede la diffusione dei batteri nelle vie aeree, in particolare nel naso, nella bocca e nella gola. In queste aree si vengono a creare delle ulcere simili a quelle della pelle, che tendono a distruggere le mucose.

A differenza della leishmaniosi cutanea, questa forma necessita sempre e comunque di una terapia clinica. La leishmaniosi viscerale è quella che ha l’incubazione sintomatica più lunga. I sintomi tendono a comparire anche dopo diversi mesi, anche 5 in alcuni casi. È la forma più grave e letale perché colpisce gli organi interni. In particolare lo stomaco, il fegato e la milza, distruggendoli, ma arriva a colpire anche il midollo osseo.

I primi sintomi sono una febbre ricorrente e improvvisa e grandissima sudorazione notturna. Man mano che evolve causa sanguinamento dalle mucose, petecchie, edemi cutanei e alterazioni della cute di vario genere.

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