Ritorna l’ora legale. Alle due del mattino dovremo infatti regolare gli orologi portandoli avanti di un’ora. Avremo un’ora di luce in più ma anche un’ora di sonno in meno. Ma come abituarsi senza traumi al cambiamento?
Per i primi giorni, infatti, si potranno presentare alcuni fastidi, maggiore stanchezza, irritabilità, mancanza di appetito. Il nostro organismo infatti dovrà riassestarsi sul nuovo ritmo sonno-veglia.
Ed ecco allora alcuni consigli per superare senza fastidi i giorni critici. Secondo gli esperti, andare a letto ogni giorno un po’ prima, è già un buon inizio. Anticipare il sonno di circa 15 minuti rende progressivo l’adattamento.
Lo stesso consiglio vale anche per i pasti. Capiterà infatti di non avere appetito visto che l’ora di pranzo sarebbe anticipata di un’ora. Basta spostare il momento del pranzo o della cena di circa 30 minuti e poco sarà cambiato rispetto alle vecchie abitudini invernali.
Ecco cosa dice al riguardo Giuseppe Nappi dell’Istituto Neurologico Mondino di Pavia:
“L’ora legale ha già rubato un sogno a chi questa mattina si è alzato al suo solito orario. Quel sogno che si fa prima del risveglio e di cui ci si ricorda”. E aggiunge: “Se è vero che l’ uomo già da tempo non è più sincronizzato con i ritmi naturali del giorno e della notte o delle stagioni, in nome delle abitudini sociali, è anche vero che la periodica manipolazione dell’ ora rappresenta una ferita per i suoi bioritmi e il cervello fa fatica a recepire la novità”.
Secondo Nappi, alcune categorie di persone hanno più difficoltà ad abituarsi al cambiamento: gli anziani che spesso soffrono di disturbi del sonno, i diabetici perché dovranno riprogrammare la loro terapia rispetto ai nuovi orari del pasto.
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Ma il ritorno dell’ora legale non ha solo lati negativi. Pensiamo che coincide con i primi spiragli di sole e con l’avvicinarsi della bella stagione, che porta con sé temperature più miti e fa già pensare alle vacanze.