Onnipresente, fedele compagno delle nostre giornate, ci segue ovunque, fino a diventare parte di noi. Di chi parliamo? Dello stress, naturalmente, perché di chi credevate? Il capo ed i colleghi, le montagne di carte sulla scrivania e poi la casa, le pulizie, i pargoli e il/la partner con le sue richieste: ecco solo alcuni dei motivi che contribuiscono a far sì che ogni nostro giorno sia intenso, vivo, ricco di stimoli e di incontri, ma sicuramente anche stressante!
A questo punto la domanda: come reagiamo alla presenza non molto discreta dello stress nella nostra vita? Le risposte sono, naturalmente personali ed a questo punto ognuno di voi può dare la propria: non mettetela in atto, però, altrimenti rischiate di dover comprare un altro computer, dopo che quello su cui state leggendo sarà volato dal tavolo per alleggerire lo stress!
Sulle reazioni individuali alle situazioni stressanti influiscono non solo il carattere di ciascuno, ma anche l’età ed il sesso. È quanto emerge da una ricerca coordinata da Karine Lévesque del Montreal Heart Institute, in Canada, che ha visto coinvolte anche l’Université du Québec e la McGill University e pubblicata su Psychophysiology. Lo studio ha preso in esame 81 uomini e 118 donne tra i 20 ed i 64 anni che sono stati sottoposti a varie prove, con un livello di coinvolgimento emotivo crescente, per analizzare il tipo di risposta fisiologica allo stress. I primi test prevedevano semplicemente la lettura di alcuni brani di cultura geografica, riguardanti l’Antartide.
Il grado di partecipazione emotiva aumentava gradualmente, man mano che i protagonisti dello studio venivano coinvolti in giochi di ruolo, nei quali a ciascuno era chiesto di assumere posizioni aggressive o concilianti. Infine, è stato proposto un dibattito sul delicato tema dell’aborto. Durante le diverse fasi, i soggetti coinvolti nella ricerca sono stati sottoposti a monitoraggio costante della pressione sanguigna, del battito cardiaco e della quantità nella saliva di cortisolo, ormone che viene secreto dall’organismo in risposta a stimoli esterni considerati minacciosi.
I risultati hanno evidenziato che i soggetti più a rischio di problemi a livello dei sistemi cardiovascolare, nervoso ed endocrino sono le donne giovani e gli uomini anziani, seppure con motivazioni diverse. Le prime, infatti, si presentano con un atteggiamento naturalmente diffidente e combattivo, che determina una risposta forte ed incisiva alle sollecitazioni dello stress: risposta che può causare problemi fisiologici. Per quanto riguarda gli uomini in età avanzata, invece, sarebbe l’assenza di comportamenti aggressivi a determinare quelle reazioni nell’organismo che possono poi causare danni per la salute.
Il professor Jean-Claude Tardif, della Université de Montréal ritiene che tali risposte dell’organismo nei confronti dello stress siano legate al naturale desiderio di ciascun individuo di mantenere il proprio posto all’interno della società. Del resto, come spiega anche bianca D’Antono, che ha preso parte alla realizzazione dello studio, “L’uomo è per natura un essere sociale; anticamente l’essere parte di un gruppo era importante per la sopravvivenza dell’individuo“. Ed anche oggi, è evidente, abbiamo bisogno della nostra rete – il più possibile reale e non informatica – di relazioni sociali: abbiamo bisogno degli amici, del/della partner, dei colleghi: sì, anche se ci rendono la vita tanto stressante!
Francesca Di Giorgio