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Lo spray che rende più empatici anche gli uomini più scorbutici

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Il vostro uomo è un duro, poco propenso alle coccole e alle dimostrazioni di affetto? Secondo la scienza, potrebbe bastare uno spray per farlo diventare più tenero: uno spray all’ossitocina, noto anche come ormone dell’amore.

Questa curiosa scoperta nasce da uno studio congiunto condotto da ricercatori della Facoltà di Neurologia delle emozioni dell’Università Fredrich Wilhelms di Bonn e dell’Università di Cambridge. L’obiettivo era comprendere in che modo l’ossitocina possa influenzare l’empatia negli uomini, storicamente meno inclini ad esprimere emozioni rispetto alle donne.

Cos’è l’ossitocina e perché viene chiamata “ormone dell’amore”

L’ossitocina è una sostanza prodotta naturalmente dal nostro organismo, in particolare durante la gravidanza, le doglie e l’allattamento. Svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare il legame madre-figlio, ma non solo: è coinvolta anche nei meccanismi di fiducia, affiliazione e connessione emotiva.

Nel tempo, l’ossitocina è stata soprannominata “ormone dell’amore” proprio per questi suoi effetti. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica si è concentrata su come una sua somministrazione sintetica – ad esempio tramite spray nasale – possa modificare il comportamento sociale delle persone, compresa la capacità di provare empatia.

Lo studio: più empatia grazie allo spray

Per dimostrare l’effetto dell’ossitocina sugli uomini, i ricercatori hanno selezionato un campione di 48 soggetti maschili. A metà di loro è stato somministrato uno spray a base di ossitocina, mentre all’altra metà un placebo. Poco dopo, tutti hanno osservato una serie di immagini a forte impatto emotivo: bambini che piangono, persone in lutto, animali coccolati, scene capaci di suscitare una reazione emotiva.

Terminata la visione, ai partecipanti è stato chiesto di descrivere il proprio stato d’animo e il livello di empatia provato nei confronti dei soggetti ritratti.

I risultati sorprendenti

Il risultato è sintetizzato chiaramente dalle parole del dottor Rene Hurlemann, che ha coordinato lo studio:

“Il gruppo che aveva preso l’ossitocina ha subito mostrato un livello di empatia significativamente più alto degli altri uomini raggiungendo dei livelli emozionali che solitamente si riscontrano nelle donne”.

Una scoperta sorprendente, che sottolinea come l’ossitocina sia capace di modificare le risposte emotive anche nei soggetti più “freddi”. Ma non finisce qui.

Non solo coccole: un potenziale terapeutico

Il dottor Hurlemann ha aggiunto:

“Il nostro studio mostra per la prima volta che può essere sintetizzata in laboratorio anche l’ossitocina che è in grado di avere un impatto sull’emotività”.

Al di là dell’effetto “coccoloso”, la somministrazione di ossitocina apre nuove possibilità nel campo della psichiatria. Secondo i ricercatori, questo ormone potrebbe rivelarsi utile nel trattamento di patologie legate all’empatia e all’interazione sociale, come ad esempio l’autismo, la schizofrenia o alcuni disturbi della personalità.

Ossitocina spray oggi: a che punto siamo?

Dal 2010, anno in cui lo studio è stato pubblicato sul Journal of Neuroscience, la ricerca sull’ossitocina non si è fermata. Studi più recenti hanno confermato i suoi effetti sull’attività cerebrale, evidenziando un’attivazione più intensa in aree legate all’empatia e al riconoscimento delle emozioni.

Attualmente, l’ossitocina spray è utilizzata in via sperimentale in contesti clinici, soprattutto per disturbi dello spettro autistico e per sostenere i processi di socializzazione nei pazienti con difficoltà relazionali. Tuttavia, non è ancora approvata per uso quotidiano o ricreativo, e i medici ne sconsigliano l’uso fai-da-te.

Un futuro più empatico?

Che si tratti di aiutare uomini scorbutici a diventare più affettuosi o di supportare pazienti con disturbi psichiatrici, l’ossitocina continua a stupire il mondo scientifico. La sua capacità di influenzare l’emotività e le relazioni sociali potrebbe aprire nuove strade non solo in ambito medico, ma anche nelle dinamiche interpersonali quotidiane.

Nel frattempo, forse vale la pena ricordare che la tenerezza non si spruzza, ma si coltiva ogni giorno, anche senza spray. Tuttavia, la scienza è al lavoro per capire come sfruttare al meglio questa straordinaria molecola per migliorare la qualità della nostra vita emotiva.

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.