Chi nasce in autunno potrebbe vivere più a lungo! È la conclusione cui giungono i ricercatori dell’Università di Chicago che hanno analizzato i dati di più di 1.500 ultracentenari nati negli Stati Uniti fra il 1880 e il 1895.
Per eliminare fattori ambientali e genetici che potessero influenzare le analisi, gli studiosi hanno preso in esame anche 11mila fratelli e sorelle vissuti meno a lungo, con i quali i centenari avevano condiviso parte dei geni. Anche un migliaio di mariti e mogli, con i quali, invece, erano stati esposti allo stesso tipo di ambiente.
Insomma, l’esito delle varie indagini è uno soltanto ma basato su un puro calcolo probabilistico: nascere a settembre, ottobre o novembre garantisce una vita più lunga.
Come si spiega?
Quattro le possibili vie:
- Nei vari periodi dell’anno lo stato nutrizionale materno può essere diverso, il che implicherebbe un diverso sviluppo fetale;
- Stando a dati precedenti, i bambini nati in autunno e inverno pesano mediamente di più alla nascita e anche questo potrebbe influenzare il loro sviluppo;
- A seconda delle stagioni, ci sono diverse oscillazioni di vitamine e ormoni;
- Le infezioni. Il bimbo che nasce in autunno non deve fare subito i conti con il gelo o il caldo torrido, il che potrebbe influenzare in qualche modo lo sviluppo successivo.
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Ma ancora oggi è così?
I dati della ricerca americana si basano su anziani nati alla fine dell’800. Oggi, con condizioni sociosanitarie decisamente diverse e un’assistenza medica migliore, i fattori esterni sulla sopravvivenza sembra essersi ridotti e ha poca importanza se il pupo nasce a marzo o a ottobre!
La ricerca è stata pubblicata dal Journal of Aging Research.