Se avete tentato di leggere le etichette delle bottiglie d’acqua minerale prima di acquistarle per orientarvi nella scelta, ma non siete riusciti a districarvi tra cifre, tabelle e percentuali, ora vi proporremo alcune utili informazioni per aiutarvi.
Sulle etichette vengono riportati una serie di dati che permettono di comprendere le caratteristiche dell’acqua minerale in questione. Tali dati riguardano:
Indice
Il pH dell’acqua
Il pH è un parametro utilizzato per indicare il livello di acidità o di alcalinità dell’acqua. Tenendo presente che il valore neutro del pH è 7, troveremo in commercio acque dal pH lievemente acido o alcalino. Il pH delle acque minerali infatti si aggira tra i valori 6,5 e 8. Se siete alla ricerca di un acqua minerale che faciliti la digestione, orientate la vostra scelta su di un’acqua a pH acido per non alterare il pH gastrico e facilitare di conseguenza l’azione di scomposizione e assimilazione dei cibi.
Il residuo fisso
Il residuo fisso è un parametro utilizzato per classificare le diverse tipologie di acqua. Viene calcolato in base alle sostanze minerali che permangono dopo aver fatto evaporare un litro d’acqua alla temperatura di 180°C.
A seconda del residuo fisso individuato, sono state stabilite quattro diverse tipologie di acqua:
Acqua ricca di sali minerali
Con residuo fisso superiore ad 1 g per litro. Si tratta di un’acqua utile a scopo terapeutico, per la reintegrazione dei sali minerali. Può avere uno spiccato contenuto di calcio, ed essere quindi indicata per anziani, bambini e in gravidanza, oppure di magnesio, utile nella prevenzione dell’arteriosclerosi e in caso di crampi frequenti.
Acqua a medio contenuto di minerali
Con residuo fisso compreso tra 0,5 e 1,0 g per litro. Si tratta di un’acqua con contenuto di minerali apprezzabile, che solitamente viene consigliata a chi svolge molta attività fisica.
Acqua oligominerale
Con residuo fisso inferiore a 0,5 g per litro. È un’acqua a basso contenuto di sali minerali e povera di sodio. Stimola la diuresi e viene consigliata ai pazienti che soffrono di ipertensione.
Acqua a minimo contenuto di minerali
Con residuo fisso non superiore a 0,05 g per litro. È un’acqua poverissima di sali minerali e sodio, indicata per i neonati e per chi ha problemi di calcoli renali.
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Il contenuto di nitrati
Si tratta di un valore da tenere in stretta considerazione in caso di neonati. I nitrati sono composti di ossigeno e azoto presenti nell’acqua a causa di contaminazioni dei terreni e delle falde dovute alla concimazione agricola. In minime quantità non sono dannosi per l’uomo, ma il limite di assunzione giornaliero si abbassa per quanto riguarda i neonati.
Perciò sono stati stabiliti dei limiti diversi del contenuto di nitrati nelle acque minerali. 45 mg per litro nelle acque minerali comuni e 10 mg per litro nelle acque pensate appositamente per i neonati.
La durezza dell’acqua
Si tratta di una valore calcolato in base alla quantità di calcio e di magnesio presenti nell’acqua. La durezza dell’acqua si misura in gradi di durezza francesi (°F). Ogni grado corrisponde alla presenza di 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua.
Se il valore della durezza è molto elevato, l’acqua viene considerata calcarea. La durezza dell’acqua può influire sul gusto della stessa, ma in genere non costituisce un problema per la salute.
Solitamente si parla di:
Acqua molto dura
Per valori compresi tra i 21 e i 30°F
Acqua mediamente dura
Per valori tra i 5 e i 20°F
Acqua dolce
Per un valore pari a 5°F
La purezza dell’acqua
La dicitura “microbiologicamente pura” che troverete in etichetta sta ad indicare il fatto che nella vostra acqua sono completamente assenti germi ed inquinanti pericolosi per la salute.
Tuttavia ciò non esclude la presenza di microbi non dannosi presenti nell’acqua, a riprova che essa non sia stata trattata chimicamente.
La provenienza
L’indicazione del luogo d’origine dell’acqua permette di individuare lo stabilimento in cui essa è stata imbottigliata.
Nell’etichetta dell’acqua minerale potrete trovare inoltre indicazioni sulla fonte naturale da cui l’acqua proviene. La sigla del lotto di produzione consente infine di localizzare con precisione su quale linea dello stabilimento sia stata imbottigliata la vostra acqua.