A tutti i fanatici dell’abbronzatura, ecco a voi alcune informazioni utili per prendere il sole in piena sicurezza, scegliendo creme protettive che aiutino ad ottenere una pelle di un bel colore dorato, senza rischi di scottature.
Abbiamo già visto che bisogna fare particolare attenzione al fattore di protezione delle creme solari. Per i nuovi solari in produzione è entrata in vigore una normativa richiesta dall’Unione Europea, che prevede una modifica nell’indicazione del livello di protezione; è stato stabilito, cioè, di eliminare i numeri sostituendoli con aggettivi come: bassa, media, alta, altissima, per fornire al consumatore informazioni chiare ed univoche.
È importante, inoltre, ricordare che tra le indicazioni previste dalla nuova normativa c’è anche quella di non considerare protettive le creme con filtro inferiore a 6 ed anche il divieto di apporre sulle confezioni la scritta “schermo totale“, poiché è impossibile offrire una protezione assoluta. Come scegliere il prodotto giusto? “Per quanto riguarda il fattore di protezione – spiega il dottor Giuseppe Monfrecola, dermatologo dell’Università Federico II di Napoli – la scelta va fatta caso per caso, considerando oltre al tipo di pelle anche le abitudini del soggetto e il tipo di vacanza che farà. Inutile dare a un adolescente una crema a protezione altissima: la assocerà a zero abbronzatura e non la metterà. Meglio scendere col fattore protettivo, ma dare un prodotto con buoni filtri Uva e molto resistente all’acqua: bisognerebbe infatti ripetere sempre l’applicazione ogni 2-3 ore, ma è difficile che un adolescente lo faccia, perciò è meglio affidarsi a creme forti”.
I prodotti in commercio, inoltre, devono garantire protezione anche dai raggi UVA, oltre che dagli UVB “secondo un rapporto ideale dei filtri Uva/Uvb di uno ad uno” precisa il dottor Monfrecola.
Un capitolo molto delicato è quello dei bambini, che necessitano di maggiori attenzioni perché la loro pelle è più delicata e perché in spiaggia la resistenza del solare è messa a dura prova da bagni ripetuti, rotolamenti sulla sabbia, lunghe ore di gioco e grandi sudate. Il dottor Tullio Cainelli, dermatologo dell’Università di Milano-Bicocca, suggerisce ” Intorno ai 14-15 anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia una visita dal dermatologo: prima è molto difficile che si manifesti un melanoma, da questa età in poi è possibile. La visita serve a controllare la cute, i nei e a consigliare il solare giusto“.
Sappiamo ormai che non applichiamo la quantità ideale di crema di due milligrammi per centimetro quadrato di pelle, prevista dai test in laboratorio: ma come fare per stendere bene il solare ed evitare una pelle a chiazze? Il dottor Monfrecola sostiene che “In genere sul viso se ne mette troppo, in alcune zone del corpo quasi nulla: ciò può dare una falsa sensazione di sicurezza. Il consulente, medico o farmacista, deve spiegare anche come e quando spalmare il prodotto. Inutile darsi il solare mezz’ora prima di esporsi, a meno che non si vada in spiaggia senza un copricostume: sul viso ha senso, perché resta scoperto; sul corpo basta stendere il filtro appena si arriva in spiaggia“.
È utile ricordare che deve sempre essere controllata la data di scadenza dei prodotti: se avete in casa il solare dello scorso anno e pensate che “tanto va bene per questa volta” fate un grande errore, perché il filtro protettivo, con il passare del tempo, perde la sua efficacia. Ed il risparmio economico si tradurrà in un danno per la pelle: quindi meglio assicurarsi una protezione adeguata e godersi il sole in totale tranquillità.