Hai nausea quando senti il profumo della signora in fila al supermercato? Ti viene una forte emicrania non appena apri il flacone di un disinfettante?
Rassicurati, non hai un’allergia, fai semplicemente parte di quel 10% della popolazione che è intollerante agli odori. A sostenerlo Linus Andersson, psicologo dell’università svedese di Umea.
Ma da cosa deriva questa insofferenza ai profumi? Tutta colpa del cervello.
Le persone che non hanno di queste intolleranze olfattive tendono ad abituarsi ben presto al profumo che li circonda, facendo riscontrare così una riduzione dell’attività cerebrale nelle aree legate all’olfatto; questa riduzione però non si registra nelle persone intolleranti: l’attività del cervello infatti rimane invariata ed esse continuano a percepire l’odore come se lo avessero appena sentito, anzi spesso arrivano addirittura a percepirlo in maniera più forte, nonostante la sua intensità non sia minimamente cambiata.
Negli intolleranti però, a cambiare è il flusso ematico verso certe aree cerebrali e la loro sensibilità a determinate sostanze. Non a caso chi non sopporta i profumi tende ad avere una maggiore irritazione delle mucose di bocca e naso.
“Questo significa – spiega Andersson – che l’intolleranza agli odori è un problema che riguarda corpo e mente, nel senso che chi ne soffre ha fastidi sia fisici che a livello cerebrale e mentale. Il 2% della popolazione ha sintomi molto intensi, per loro essere esposti a certi odori diventa una vera tortura”. Sarebbe necessario, dunque, approfondire l’argomento e conoscere di più questo genere di intolleranze a sostanze chimiche per cercare di creare attorno a chi ne soffre degli ambienti più confortevoli.
Fabrizio Giona