Vajra è il fulmine, arma di Indra, re dei cieli. Indica anche il diamante, che si riteneva essere della stessa materia. Tutto ciò rende la posizione, oltre che forte, anche carica di una energia adamantina che possiamo sentire durante l’esecuzione. Personalmente, quando la eseguo avverto una diminuzione della sensazione di fragilità emotiva.
Prima di eseguirla, è bene preparare all’allungamento il collo del piede e la parte anteriore delle caviglie, ed eseguire esercizi per aumentare l’elasticità delle ginocchia. In alcune scuole viene chiamata Virasana che deriva dal sanscrito “vira” che significa “eroe, uomo, capo”.
Esecuzione
Inginocchiati a terra, teniamo le ginocchia vicine ed apriamo i piedi quel che basta affinché il bacino posi a terra, talloni accanto al bacino. Le mani possono restare poggiate sulle cosce, oppure in grembo una dentro l’altra, oppure stendiamo le braccia in alto con le dita intrecciate e i palmi rivolti verso l’alto. Se la posizione completa riuscisse difficile, spesso a causa di problemi alle ginocchia, possiamo tenere il bacino poggiato sui piedi sovrapposti, ed allontanarli man mano che ci sentiamo più comodi (maggiore elasticità alle ginocchia ed allungamento dei quadricipiti), magari sostenendoci con le mani accanto alla gambe, così da togliere un po’ del peso del corpo dalle gambe.
Benefici
Corregge gli atteggiamenti sbagliati della colonna vertebrale, tonifica le gambe e ne effettua un benefico massaggio, migliorando la circolazione. Aiuta a formare adeguati archi plantari. Agendo su dei meridiani riguardanti l’apparato digerente, aiuta a migliorare la digestione.
Giordano Novielli