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Testamento biologico online: ecco come e a chi presentarlo

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Da oggi, grazie a un modulo online, è possibile compilare il proprio testamento biologico, detto anche testamento di vita o dichiarazione anticipata di trattamento, portarlo poi dal notaio e farlo autenticare.

È la nuova iniziativa dell’associazione Luca Coscioni, impegnata da anni nella difesa della libertà di esprimere la propria volontà in materia di fine vita, che ha pubblicato sul suo sito un questionario da compilare, formulato ad hoc per evitare possibili ostacoli giudiziari.

Il testamento biologico è un testo firmato che esprime la volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.

Per questo, oltre a chiedere i dati personali e il consenso informato, il questionario stabilisce una serie di disposizioni “in casi di perdita della capacità di decidere o nel caso di impossibilità di comunicare“: il via libera ai trattamenti medici, o la richiesta di non iniziarli o non proseguirli, anche qualora lo stato di incoscienza fosse irrecuperabile, o in caso di demenza avanzata, o di paralisi con totale incapacità di comunicare. Poi il documento chiede l’autorizzazione per iniziare, non iniziare o sospendere rianimazione polmonare, respirazione meccanica, nutrizione artificiale, l’uso di farmaci oppiacei, dialisi, chirurgia, trasfusioni, terapie antibiotiche. Prevista inoltre la nomina di un fiduciario, e la richiesta di avere o non avere assistenza religiosa e funerali religiosi o laici.

Oggi in Italia non esiste una normativa che regoli il testamento biologico. Sono gli articoli 13 e 32 della Costituzione Italiana che conferiscono a ciascun cittadino la facoltà, piena e libera, di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi. Gli esiti delle vicende giudiziarie legate ai casi di Piero Welby, Giovanni Nuvoli e Eluana Englaro hanno confermato l’immediata e diretta applicabilità del dettato costituzionale. In occasione della vicenda di Eluana Englaro, in particolare, il Governo di allora emanò un disegno di legge per impedire al cittadino di rinunciare a idratazione e nutrizione, persino nel caso in cui fosse stato cosciente e anche se avesse precedentemente manifestato la volontà di interrompere le cure. Il Presidente della Repubblica non controfimò e bloccò la proposta.

Seguì un disegno di legge che portava la firma di Renato Calabrò, approvato nel 2009 al Senato, poi modificato alla Camera e ora fermo di nuovo al Senato. L’obiettivo del nuovo ddl è uguale al precedente: impedire la libera scelta, cancellare il diritto all’autodeterminazione sulle cure. Le direttive lasciate dalla persona diventano mere “dichiarazioni” che non obbligano alcuno a rispettarle, e non è consentito nemmeno rinunciare a nutrizione artificiale e idratazione artificiale. “Ma siccome il Ddl Calabrò – si legge sul sito dell’Associazionecontro il Testamento biologico non è stato ancora approvato, ciascun cittadino può validamente predisporre il proprio testamento biologico“.

Al fine di rendere certi questi dati e attribuire più forza e valore giuridico al testamento biologico, si suggeriscono 4 modalità con le quali si potrà autenticare la sottoscrizione:

1. recarsi da un notaio che, a titolo gratuito o con una spesa esigua, potrà autenticare la sottoscrizione. L’Associazione Coscioni è in contatto con alcuni notai disponibili alla registrazione ad un prezzo simbolico: per avere informazioni consultare il sito o inviare una mail ad info@lucacoscioni.it

2. deposito presso uno dei registri dei testamenti biologici istituiti in alcuni comuni italiani (es. Roma X e XI municipio, Pisa, Genova etc. ),

3. all’ufficio postale, in questo caso è opportuna la presenza, oltre che del fiduciario, di un testimone che sottoscriva la carta insieme all’interessato, ciò rafforza sotto il profilo giuridico la certezza dell’identità del sottoscrittore e l’autenticità della sottoscrizione, e il documento deve poi essere piegato e, senza metterlo in busta, deve essere apposto sul retro del foglio l’indirizzo del sottoscrittore che provvederà ad inviarlo con raccomandata a/r a se stesso;

4. in Comune, e anche in questo caso si consiglia la presenza, oltre che del fiduciario, di un testimone che sottoscriva la carta insieme all’interessato e occorre andare in Comune muniti dell’originale della dichiarazione e della fotocopia e chiedere all’ufficiale comunale l’autentica della fotocopia.

Se il documento viene autenticato da un notaio ha rilevanza giuridica – conferma Stefano Rodotà, emerito di Diritto Civile all’Università La Sapienza di Roma – . I problemi in materia sono legati all’eventuale responsabilità del medico. Non va dimenticato che sia la sentenza della Cassazione relativa al Caso Englaro, sia quella della Corte costituzionale del 2008 (numero 438) parlano di diritto all’autodeterminazione come diritto fondamentale della persona. Esiste un diritto di rifiutare le cure. È possibile anche ricostruire la volontà di chi si trova in stato vegetativo. A maggiore ragione il biotestamento con una firma autenticata ha rilevanza giuridica“.

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, spiega che “le vicende Englaro-Welby-Nuvoli hanno dimostrato che in Italia esiste, almeno sulla carta, un diritto a veder rispettate le proprie volontà, anche se manca una legge che ne garantisca l’effettivo e pieno rispetto. Il testamento biologico online rappresenta uno strumento semplice e accessibile per sottrarre le nostre scelte all’arbitrio dello Stato etico. Se anche la super cattolica Argentina ha approvato una legge che rende legale la ‘dolce morte’, come mai l’Italia – si chiede Gallo – che si professa una nazione più sviluppata delle altre, rimane negli ultimi posti in quanto a rispetto dei diritti civili?“.

Una domanda a cui ognuno dovrebbe rispondere secondo quanto dettato dalla propria coscienza e dalla propria volontà. Intanto, molti notai e anche molte amministrazioni comunali si sono messi a disposizione per accertare l’autenticità delle disposizioni lasciate da ciascun cittadino. Quindi, se si vuole preparare il proprio testamento biologico, da oggi è possibile, grazie all’Associazione Luca Coscioni e all’Associazione A Buon Diritto”, scaricare e compilare un modulo per il testamento biologico. A noi la scelta.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.