ipotiroidismo

Malattie della Tiroide: i sintomi e le cure dell’Ipotiroidismo

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Chiamato “malattia insospettabile” perché i sintomi sono riconducibili anche ad altre patologie, l’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide “lavora poco” e quindi produce pochi ormoni.

Al pari delle altre malattie della tiroide, l’ipotiroidismo colpisce prevalentemente le donne ed è la malattia tiroidea più diffusa: si stima colpisca il 7-8% delle donne in pre-menopausa e arriva al 10-15% dopo la menopausa.

I SINTOMI

Compaiono gradualmente e per lo più si associano ad un rallentamento generalizzato delle funzioni corporee. Si osserva un rallentamento dell’attività fisica e di quella mentale, della funzione cardiovascolare, di quella gastrointestinale e di quella neuromuscolare.

I sintomi tipici dell’ipotiroidismo sono:

• sensazione di freddo

• depressione, sbalzi d’umore

• rallentamento del ritmo cardiaco

• sonnolenza diurna, anche dopo aver dormito tutta la notte

• stanchezza e affaticamento per attività lieve, crampi e indolenzimento muscolare

• difficoltà di concentrazione

• aumento di peso

• alterazioni del ciclo mestruale

• gonfiore diffuso da ritenzioni idrica

• stipsi

• cute secca e ruvida

• gonfiore del viso

• voce rauca

• caduta dei capelli, capelli secchi e fragili

• perdita di memoria (nelle persone anziane può rappresentare l’unico segno di ipotiroidismo)

• ritardo nella crescita e nello sviluppo quando la patologia si manifesta nell’infanzia

Questi sintomi possono peggiorare nel tempo man mano che la funzione della tiroide si va deteriorando, sino a giungere, negli stadi più avanzati di malattia al coma. A peggiorare il quadro clinico c’è un possibile atteggiamento del malato ad “adattarsi” e ad accettare una “vita al rallentatore”.

LE CAUSE

Malattie autoimmuni. Il il sistema immunitario che protegge il corpo dall’invasione di infezioni può scambiare le cellule della tiroide ed i loro enzimi per invasori e li attacca. Di conseguenza la tiroide non produce abbastanza ormoni. La tiroidite autoimmune, più comune nelle donne che negli uomini, può iniziare improvvisamente o può svilupparsi lentamente nel corso degli anni. Le forme più comuni sono la tiroidite di Hashimoto e la tiroidite atrofica.

Rimozione chirurgica di parte o di tutta la tiroide. Alcune persone con noduli alla tiroide, od altre gravi malattie hanno bisogno dell’asportazione di parte o di tutta la tiroide. Se viene rimossa l’intera tiroide, si verifica ipotiroidismo. Non è detto, invece, nel caso in cui viene lasciata parte della ghiandola, che potrebbe essere in grado di produrre abbastanza ormoni tiroidei.

Radiazioni. Alcune persone con malattie gravi, gozzo nodulare o cancro alla tiroide, vengono curate con iodio radioattivo allo scopo di rendere inattiva la tiroide. Tutti questi pazienti possono perdere parte o tutta la funzione della tiroide.

Ipotiroidismo congenito. Alcuni bambini nascono senza la tiroide o con una ghiandola formata solo parzialmente. Alcuni hanno parte o tutta la tiroide nel posto sbagliato (tiroide ectopica).

Tiroidite. La tiroidite è un’infiammazione della tiroide, causata, di solito, da un attacco autoimmune o da un’infezione virale. La tiroidite può far scaricare il suo intero “rifornimento” di ormoni tiroidei nel sangue nello stesso tempo, causando un ipertiroidismo breve, seguito da una fase in cui la tiroide diventa ipoattiva come risposta.

Farmaci come l’amiodarone, il litio, l’interferone alfa e l’interleukina-2 possono impedire alla ghiandola tiroidea di produrre ormoni normalmente. Questi farmaci possono causare ipotiroidismo.

Iodio, in eccesso o in difetto. La tiroide deve avere iodio a sufficienza per poter produrre gli ormoni tiroidei. Lo iodio viene introdotto nell’organismo con il cibo e arriva attraverso il sangue alla tiroide. Assumere troppo iodio tuttavia può causare o peggiorare l’ipotiroidismo.

Danni all’ipofisi. L’ipofisi regola la produzione ormonale della tiroide. Quando l’ipofisi è danneggiata da un tumore, radiazioni o intervento chirurgico, potrebbe non essere più capace di dare correttamente istruzioni alla tiroide e questa, a sua volta, potrebbe smettere di produrre ormoni a sufficienza.

Rari disturbi alla tiroide. In alcune persone, a causa di rare malattie, si depositano nella tiroide sostanze anomale, danneggiandone la funzionalità. Ad esempio l’amiloidosi può depositare proteine amiloidi, o l’emocromatosi può depositare ferro.

LA DIAGNOSI

La corretta diagnosi dell’ipotiroidismo è fatta valutando i sintomi, l’anamnesi medica e di famiglia, il controllo della tiroide, la valutazione dei sintomi oggettivi presenti (quali pelle secca, riflessi e battito cardiaco lenti) e il controllo dei parametri ematici di TSH, FT4, FT3 attraverso dei semplici esami del sangue.

In caso di diagnosi positiva è importante avvertire i membri della propria famiglia poiché le malattie della tiroide possono essere ereditarie.

LA TERAPIA

L’ipotiroidismo è trattato con una terapia a base di ormoni tiroidei, ovvero di levotiroxina. Generalmente si inizia con una piccola dose, poi gradualmente aumentata fino al raggiungimento della dose appropriata.

Stabilita la dose ottimale è indispensabile controllare la funzionalità tiroidea periodicamente per valutare la costante adeguatezza della terapia.

Un’assunzione appropriata di levotiroxina è praticamente priva di effetti collaterali e la maggior parte delle persone in terapia è in grado di condurre una vita assolutamente normale.

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