Nascere e morire sono fenomeni naturali, così come fisiologico è invecchiare. Ma mentre i primi due sono eventi ai quali sottostare, sull’invecchiamento si può benissimo intervenire, con un buon margine di riuscita. Come?
Ce lo spiega Paolo Giordo nel suo ultimo libro: “Invecchiare bene – Prevenzione e rimedi per sconfiggere il tempo che passa“.
Neurologo esperto in omeopatia e fitoterapia, Giordo fornisce un panorama completo e dettagliato sulle principali problematiche medico-scientifiche legate ai cosiddetti “anni d’argento”: a partire dallo stile di vita, con particolare riguardo all’alimentazione e all’attività fisica, fino al rapporto – ancora misterioso – fra cervello, psiche e corpo.
Tutti argomenti che prendono una svolta operativa nella seconda parte di questo agile volumetto. L’autore, infatti, propone una serie di interventi pratici per ritardare l’invecchiamento, sia a livello nutrizionale, sia prendendo in esame diverse metodiche scientifiche e naturali.
Largo spazio viene dato, infine, ai principali integratori ormonali e fitoterapici, senza trascurare però i rimedi della nonna che da sempre hanno aiutato l’uomo a mantenersi in buona salute.
Il tutto secondo un concetto ben definito: “Se la nostra longevità dipende dalla capacità del nostro organismo di riparare i danni biologici ai quali va incontro, è pertanto necessario metterlo nelle migliori condizioni per poterlo fare […]”.
Paolo Giordo. “Invecchiare bene – Prevenzione e rimedi per sconfiggere il tempo che passa“. Giunti Editore, € 8,50. Un’utile lettura per prendersi cura di se stessi e per accompagnarsi al meglio nella tanta temuta vecchiaia.
Noi di wellme.it abbiamo raggiunto il dottor Giordo. A lui abbiamo rivolto qualche breve domanda.
WM: Dottor Giordo, la società esteta di oggi ci porta sempre più a parlare di invecchiamento e di metodi per ritardarlo, ma cosa significa realmente invecchiare?
PG: Invecchiare è un evento fisiologico che ha subito varie distorsioni. In passato l’invecchiamento è stato accostato al concetto di deterioramento e bruttezza; oggi suscita repulsione e negazione per cui si attuano molte strategie per nasconderlo.
WM: C’è una differenza di genere nell’invecchiare?
PG: La differenza di genere esiste soprattutto dal lato femminile ma anche i maschi stanno riguadagnando rapidamente terreno.
WM: Quanto e in che modo, secondo lei, ambiente e stile di vita influiscono sul processo di invecchiamento della persona?
PG: Ambiente e stile di vita sono fondamentali, aggiungendo però anche un pizzico di genetica.
WM: Quali sono gli alimenti da preferire? E cosa evitare nella dieta?
PG: Gli alimenti da preferire sono quelli semplici, freschi, biologici, preferibilmente vegetali. Evitare, invece, un eccesso di proteine animali e zuccheri raffinati.
WM: E che ruolo giocano radicali e antiossidanti nel ritardare la vecchiaia?
PG: I radicali liberi causano danni cellulari e tessutali a tutti i livelli. Una dieta antiossidante è ricca di frutta e verdura fresche.
WM: Anche le piante possono portare benefici in tal senso, vero?
PG: Molte piante tradizionalmente sono considerate importanti per la salute e la longevità: Aloe, Astragalo, Eleuterococco, Ginseng, Withania ecc. Queste piante si chiamano anche “adatto gene” in quanto rendono il nostro organismo maggiormente adattabile alle varie modificazioni metaboliche e/o immunitarie che sono necessarie nelle varie situazioni.
WM: Per concludere, quale consiglio si sente di dare ai nostri lettori per ritardare l’invecchiamento?
PG: Un vecchio proverbio dice: “Più si stringe e più si allunga” e significa che più si stringe la cinghia, cioè si mangia meno, e più si allunga la vita. Questo è stato confermato dai moderni studi scientifici.
Fabrizio Giona