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Basta stress! Libro e CD per rilassarsi e limitare i disagi

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Quante volte ci svegliamo la mattina e siamo già stanchi? E quante altre capita di sentirci sopraffatti dalle cose da fare? Dormiamo poco e mangiamo in maniera smodata? Allora sicuramente si tratta di stress.

E se eliminare lo stress è forse cosa assai poco realistica, limitarlo è senz’altro possibile. Parola di Giuseppe Maiolo, psicanalista junghiano e autore del libro “Basta Stress! – Training di rilassamento con musica e visualizzazioni“. Un pratico manuale di auto aiuto per imparare a convivere con lo stress ma soprattutto per gestire i disagi e i sintomi psico-fisici ad esso correlati.

In 80 pagine, con semplicità ed immediatezza, il professor Maiolo ci guida alla scoperta di quella che è stata definita la malattia del nostro tempo: l’intento è di descrivere il fenomeno stress e suggerire tutti i rimedi possibili per non lasciarci divorare da esso. Parla dei segnali da tenere presenti per riconoscere i possibili rischi e offre una panoramica sintetica ed esaustiva delle pratiche di rilassamento utili per combattere lo stress negativo ed attivare le risorse naturali dell’organismo.

Supporto indispensabile in questo è il cd allegato al libro, un training di rilassamento ideato dall’autore stesso denominato ReAT (Relax Audio Training): quattro esercizi con visualizzazioni guidate finalizzate a stimolare l’elaborazione di immagini in stato di riposo e accompagnate da una musica di sottofondo originale; alla fine di ogni esercizio viene proposto un brano di Mozart particolarmente distensivo. Queste tecniche, assolutamente facili da eseguire, sono utili ogni qualvolta si senta il bisogno di evadere per far fronte alla tensione e alle ansie accumulate. E ripetute costantemente e in maniera regolare per cinque settimane consentono di raggiungere un buon livello di distensione muscolare e mentale.

A completare l’opera, infine, alcune schede operative: un decalogo antistress, un decalogo sul metodo ReAT e un diario di bordo dove annotare percezioni e sensazioni avute nell’arco della giornata.

Giuseppe Maiolo con Daniele Mistura. “Basta stress! – Training di rilassamento con musica e visualizzazioni”. Edizioni Erickson, €14,00. Un libro per affrontare lo stress, sconfiggere l’ansia e vedere tutto da un’altra prospettiva.


Noi di wellMe.it abbiamo incontrato il professor Giuseppe Maiolo (GM a seguire), psicoanalista, docente di Educazione alla sessualità alla Libera Università di Bolzano e responsabile della Scuola di Counselling integrato “Il germoglio”.

WM: Professor Maiolo, come nasce “Basta stress!”?

GM: La pubblicazione nasce dall’applicazione del metodo ReAT (RelaxAudioTraining) di mia elaborazione che da anni vado praticando con i pazienti che presentano i sintomi tipici dello stress e che consente di ottenere buoni risultati per disturbi come ad esempio l’ansia, l’insonnia, gli attacchi di panico. L’idea era quella di diffondere con la pubblicazione il CD, uno strumento di auto-aiuto di facile applicazione.

WM: Che cos’è il metodo ReAT da lei ideato e in cosa consiste?

GM: È un addestramento guidato alla distensione che integra varie tecniche: alcuni esercizi del Training autogeno accompagnati da musiche originali e visualizzazioni simboliche, elaborate appositamente, a cui si aggiunge la musica di Mozart. Il metodo è in sostanza un programma di lavoro che, se svolto regolarmente per un certo periodo, consente la possibilità di ridurre la tensione accumulata, modificare la reattività individuale allo stress e contenere i sintomi specifici.

WM: Quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare?

GM: Sono tutte le alterazioni delle principali funzioni fisiologiche. In sostanza dobbiamo prestare attenzione quando ci accorgiamo che sono cambiati il sonno, l’appetito, l’energia fisica e mentale. Ovvero se dormiamo male al mattino o ci alziamo già stanchi, se perdiamo l’appetito oppure se iniziamo a mangiare in modo smodato, se proviamo senza motivo tensioni fisiche e irrequietezza motoria, se avvertiamo agitazione e preoccupazione per tutto, dobbiamo pensare che si tratti di stress.

WM: E quali i sintomi e le manifestazioni nel breve e lungo periodo?

GM: I sintomi dello stress possono essere vari: sul piano fisico insonnia persistente, irrequietezza motoria, contratture muscolari, tic nervosi, difficoltà digestive, problemi intestinali, tachicardia, aumento della pressione arteriosa. Sul piano mentale e psichico la perdita della concentrazione e dell’attenzione, le occasionali ma frequenti difficoltà a ricordare le cose, un certo sentimento di impotenza e una fastidiosa sensazione di sconfitta, la tristezza persistente o quell’umore nero che caratterizza di pessimismo i pensieri e le idee.

WM: È possibile guarire dallo stress in maniera autonoma?

GM: Forse più che guarire è possibile imparare a convivere con lo stress. Per poterlo fare è importante modificare il proprio stile di vita. Prima di tutto ridurre gli eccessi e rallentare la propria attività lavorativa o modificare il modo con cui si opera, contenere la frettolosità, praticare una regolare attività fisica. Poi concedersi delle pause, assaporare il piacere del riposo mentale o dell’ozio e inserire nella propria giornata un valido programma di rilassamento che consente di riequilibrare l’organismo.

WM: E che ruolo ha la musica nel suo metodo di intervento per lo stress?

GM: La musica, in particolare quella classica, ha di per sé un grande valore distensivo. Il fatto di concedersi il godimento dell’ascolto di brani musicali rilassanti aiuta a ridurre le tensioni. Nel ReAT la musica è quella di Mozart che, secondo i principi di Alfred Tomatis, il famoso medico francese e grande studioso del compositore austriaco e della valenza terapeutica della sua musica, è stata potenziata nelle frequenze acute. Questo particolare effetto va a sollecitare le piccole fibre muscolari dell’orecchio medio che aiuta la distensione e allo stesso tempo consente una vera e propria ricarica di energia a livello cerebrale. Ciò si è rivelato particolarmente utile per trattare i disturbi dello stress che hanno spesso a che fare con un esaurimento di risorse psico-fisiche.

Fabrizio Giona

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