Nel DNA non c’è scritto soltanto il colore degli occhi o le inclinazioni caratteriali di una donna, ma anche a che età le verranno i primi capelli bianchi. A sostenere questa tesi è il medico danese David Gunn che, in una ricerca commissionata da Unilever, multinazionale anglo-olandese di prodotti cosmetici e pubblicata sulla rivista scientifica PLoS Ne, ha individuato nella genetica la prima causa dell’insorgere dei capelli bianchi nelle signore.
Insomma, per sapere a che età incominceremo a incanutire dovremmo studiare la nostra storia familiare. Che vista da un altro punto di vista si traduce in: se devono venire, non c’è niente da fare!
La ricerca
Per confermare la sua idea, Gunn ha condotto una ricerca su 264 coppie di gemelle. 102 di origine danese, di età compresa tra i 59 e gli 81 anni, e 162 di provenienza inglese tra i 45 e i 75 anni, mettendo a confronto le dizigotiche, cioè quelle che presentano lo stesso patrimonio genetico, e le monozigotiche, che hanno invece geni pressoché identici. E sapete cosa ha scoperto? Che le gemelle monovulari incanutivano contemporaneamente, mentre le altre mostravano i primi capelli bianchi in età assolutamente diverse.
La conclusione è dunque una: non sono dunque i fattori ambientali ad avere un ruolo di primo piano nella comparsa dei capelli bianchi, bensì fattori puramente genetici. Insomma l’età in cui dovremmo ricorrere alla prima tintura è scritta nella nostra mappa genetica. Ma non solo. Secondo il ricercatore danese anche la calvizie dipende dal nostro DNA. Non è la stessa cosa invece per la stempiatura, che invece è causata in maggior misura da fattori esterni e dallo stress.
Va da sé però – ma per questo non ci serviva conferma – che lo stress e una vita sregolata non fanno certo bene alle nostre chiome. Altrettanto vero è che esistono alcune patologie, come l’anemia perniciosa, l’alopecia aerata e i disturbi della tiroide, che possono contribuire alla canizie.
Guardare le nostre nonne
Dato dunque per acquisito che per sapere a che età cominceremo a ingrigire dovremmo guardare le nostre nonne, cerchiamo però di capire cosa sono e perché i nostri capelli tendono a diventare bianchi. Secondo Karin Schallreuter, una ricercatrice dell’University of Bradford (West Yorkshire – Regno Unito) alla base degli odiosi bianchi vi è un processo chimico che ha origine all’interno del capello stesso. Secondo l’esperta, una diminuzione dei livelli di un particolare enzima, la catalasi, farebbe cambiare il colore dei capelli.
Questa molecola, che converte l’acqua ossigenata in acqua e ossigeno molecolare, contrasta l’azione del perossido d’ossigeno (H2O2, noto anche come acqua ossigenata) che a sua volta blocca la produzione di melanina, la sostanza che dà il colore ai capelli. Insomma: quando diminuisce la catalasi i nostri capelli cominciano a ingrigire. E questo – tornando alla tesi di Gunn – succede in un’epoca scritta nei nostri geni. A questo punto, c’è poco da fare: possiamo solo prepararci psicologicamente al momento in cui diventeremo grigie tenendo sottocchio quanto già accaduto alle nostre ave.