Fosse come con le calze, avremmo poco da preoccuparci: quando ci accorgiamo di una smagliatura di solito non facciamo una piega, pensando a uno dei nostri piccoli trucchetti per bloccarne l’avanzata o al modo più disinvolto di nasconderla (le più intelligenti hanno sempre una calza di ricambio in borsetta!).
Il fatto è che a volte, davanti allo specchio, ci accorgiamo di smagliature ben più antipatiche, quelle che le calze possono solo coprire, ma non cancellare. Cosce, fianchi e glutei sono le tristi e ignare vittime di questo inestetismo che colpisce la maggior parte di noi donne sin dai 15 anni, e che insieme alla cellulite ricopre il ruolo di Acerrimo Nemico del Bikini.
Come si formano e perché? Lo saprà bene chi ha conosciuto le gioie della gravidanza, chi si è sottoposta a una dieta troppo fulminea, chi assume cortisone, chi ha problemi alla tiroide o chi passa dalla 42 alla 46 e viceversa ogni volta che può: le smagliature si generano per via della lesione del derma che, sottoposto ad eccessiva tensione, perde inevitabilmente la sua elasticità, si frattura e poi si cicatrizza, ma nel peggior modo possibile!
Non è niente che comprometta la salute della persona, però è un difetto che difficilmente, una volta comparso, potrà scomparire. Ecco perché, come d’altronde in ogni altro ambito, è bene partire dalla prima e più efficace cura: la prevenzione. Che, nel caso delle smagliature, consiste nell’idratazione corretta e costante della pelle (per esempio cercando di bere tanto), nell’assunzione di antiossidanti tramite una dieta equilibrata e ricca di flavonoidi (che non sono gli abitanti di un lontano pianeta, ma sono sostanze contenute nei frutti di bosco), nella lontananza dalle sigarette e nella regolare attività fisica.
Se però non siete né esseri paranormali né modelle, e magari avete una vita anche fatta di stress, impegni, sedentarietà e figli, eccovi alcuni consigli per rimediare, almeno temporaneamente, o comunque in buona misura, alle fastidiose smagliature. Fatto salvo che nessun metodo vi può dare una soluzione definitiva e che ogni terapia va ripetuta a cicli regolari, alcuni tra i rimedi più usati sono: le creme specifiche, i peeling all’acido glicolico, la dermoabrasione e l’asportazione chirurgica.
Ma c’è decisamente un metodo altamente innovativo che in questo momento rappresenta il top della tecnica, sia per risultati che per velocità di cura e mancanza di effetti collaterali: il laser frazionato, che a sua volta è l’ultima frontiera del laser, perché a differenza di quest’ultimo si scompone in una serie di microimpulsi luminosi e penetra in profondità lasciando indenne l’epidermide, rilasciando energia sotto forma di calore e stimolando così la produzione di collagene, ovvero di nuove cellule, più giovani ed elastiche, che vanno a rimarginare la smagliatura. Lo stesso si dica per le rughe o le cicatrici, a cui questo trattamento può essere applicato con la stessa garanzia di riuscita.
Il risultato sarà stupefacente: non solo non sentirete nulla, ma dopo circa un mese di cura le smagliature saranno sparite o comunque molto meno visibili, e non avrete né arrossamenti né fastidiose bruciature. Sappiate, però, che:
- ci vogliono almeno 3 o 4 sedute ambulatoriali di mezz’ora, senza bisogno di anestesia, da effettuare ogni 15 o 20 giorni (evitate di farlo d’estate sulla pelle abbronzata);
- il costo di questa terapia non è certo dei più bassi (anche se è in fase di calo);
- per un po’ dopo il trattamento non potrete esporvi al sole;
- a distanza di un anno dovrete quasi sicuramente ripetere l’esperimento…
E va fatta poi, per chiudere, un’ultima distinzione tra le smagliature rosse/violacee e quelle bianche. Le prime si sono appena formate, sono nella fase infiammatoria e sono più “recuperabili”; le seconde, invece, si sono cicatrizzate almeno da qualche mese, e saranno le più dure a scomparire… ma come si dice, il gioco vale la candela, no?
Marina Piconese