Buon compleanno a tutti i prodotti per la bellezza e l’igiene del corpo biologici e naturali. L’eco-bio-cosmesi compie dieci anni, anche se – mai come in questo caso, è corretto dirlo – non li dimostra davvero. Sarà perché è solo da poco tempo che notiamo questi prodotti nelle profumerie o che li incontriamo, pubblicizzati in piccoli stand, al supermercato, eppure, l’eco-bio-cosmesi è uno dei (pochi) settori in crescita nel nostro paese.
In Italia, al momento, sono 173 le aziende produttrici e certificate Icea (Istituto certificazione etica ambientale) concentrate perlopiù nel nord del paese ma in buona crescita anche al centro-sud.
Sono aziende sane, con fatturati in crescita. Ma cosa differenzia un prodotto di cosmesi e igiene del corpo bio da uno tradizionale? Intanto i controlli. La certificazione Icea è molto severa, al punto tale che i controlli analitici e di qualità rispetto a un qualsiasi altro prodotto normale, raddoppiano. Tanto più che dal 2011, oltre l’Icea, le aziende devono rispettare il protocollo Cosmos, un severissimo disciplinare, approvato da tutti i certificatori europei, che regolamenta questi prodotti.
I prodotti che seguono Cosmos (Cosmetics Organic Standard) si dividono in biologici e naturali. I prodotti biologici devono avere almeno il 95% del prodotto proveniente da agricoltura e estrazione biologica (vuol dire fisica, cioè con il lavoro dell’uomo) e, sul prodotto finito, assieme all’acqua, almeno il 20%. I prodotti naturali sono tenuti a non avere più del 2% del prodotto proveniente dal settore della petrolchimica. Insomma, basta derivati dal petrolio e tutto quello che, inconsapevolmente, mettiamo sul viso e sul corpo.
Soprattutto la bio-cosmesi lancia un messaggio importante. Etica, bellezza e cura del corpo possono andare a braccetto. Per essere belle non occorrono ingredienti invasivi che sul momento danno un risultato soddisfacente ma poi rischiano di far male alla nostra pelle. Non è sempre così, ovviamente, ma quello che ci danno in più i prodotti eco-bio è la garanzia di qualità. Non un particolare, quindi.
Sara Tagliente