C’è chi le trova sexy e chi non le sopporta… Ma cosa ci propone la medicina per camuffare le cicatrici?
Certamente, la cicatrice non è un problema di facile soluzione ed il professor Giuseppe Sito, chirurgo estetico ci spiega il perché “la cicatrice è un tessuto fibroso che si forma per riparare una lesione, patologica o traumatica, ed è dovuta alla proliferazione del derma e dell’epidermide rispetto al piano superiore. La cicatrice può apparire piana, rilevata o infossata, in ogni modo il tessuto cicatriziale non è identico al tessuto che rimpiazza ed è abitualmente di qualità funzionale inferiore. Ad esempio, le cicatrici cutanee sono più sensibili ai raggi ultravioletti, inoltre le ghiandole sudoripare e i follicoli piliferi non si sviluppano sotto una cicatrice”.
Inoltre, il processo di cicatrizzazione sarebbe differente da persona a persona, lo specialista prosegue “Nel processo di cicatrizzazione si possono presentare alterazioni: per eccesso (cicatrice ipertrofica) o per difetto (cicatrice atrofica). Nella cicatrice ipertrofica, il tessuto si forma in grande quantità rimanendo poi sempre rilevato e dolente. Nella cicatrice atrofica, il tessuto che si forma è insufficiente e le ferite apparentemente rimarginate talvolta si riaprono. La qualità delle cicatrici, sia che si formino per eventi traumatici sia in seguito ad interventi chirurgici, dipende in larga parte dal modo in cui la cute di un soggetto tende a guarire e probabilmente, in uguale misura, dal tipo di evento che ne ha determinato la formazione e dalle precauzioni adottate durante la fase di guarigione”.
Il dottore, inoltre, specifica che le persone con carnagione chiara hanno maggiori probabilità di avere cicatrici di buona qualità rispetto alle persone con carnagione scura. Sembrerebbe, inoltre, che sul torace, dietro le orecchie e sulle spalle le cicatrici tendano a essere più evidenti.
Il professor Sito ci spiega il trattamento sperimentale, che sembrerebbe dare ottimi risultati, per le cicatrici infossate, più basse rispetto al livello cutaneo, con aspetto concavo e talvolta molto profondo “Ora, in nove pazienti abbiamo utilizzato il gel NASHA (acido ialuronico stabilizzato, ndr) per i difetti del corpo o per l’aumento delle volumetrie, di cui esiste una buona esperienza di utilizzo in altri campi come ad esempio il rimodellamento della mandibola, ottenendo ottimi risultati. Va tenuto presente che questo gel è stato adoperato, in varie formulazioni, in più di dieci milioni di casi trattati, senza apprezzabili effetti collaterali e sempre con un grado di soddisfazione elevatissimo. L’uso è ambulatoriale e permette un’ottima riparazione dei difetti cicatriziali con il rapido ritorno alle proprie attività”.
Insomma, finalmente un nuovo gel per ridurre le imperfezioni della pelle anche se nel mondo sarebbero molte le sperimentazioni in questo campo. In Gran Bretagna, per esempio, si sta sperimentando anche un altro farmaco, l’avotermin, il cui principio attivo è quello che aiuta i bambini a non ferirsi in placenta.
Bisognerebbe somministrare il farmaco prima che la ferita si chiuda, entro 48 ore dal trauma. Grazie a questo farmaco chi ha la tendenza a cicatrizzare male, formerà una cicatrice meno evidente, mentre chi ha la fortuna di cicatrizzare bene, avrà una pelle quasi “priva di tracce”. Insomma, la speranza è che anche senza chirurgia estetica avremo la possibilità di una pelle perfetta.
Manuela Marino