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7 donne italiane su 10 si sentono belle

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In linea di massima ci piacciamo. Sì, bando alle finte lamentele su come siamo o non siamo esteticamente. La verità è che se ci guardiamo allo specchio – e lo facciamo spesso – noi donne ci sentiamo fiere di noi stesse. E su un bel sorriso a 32 denti.

Lo confermano le amiche. Lo confermano le ricerche: 7 donne su 10 in Italia si sentono attraenti e considerano seno e labbra i loro punti di forza. Un po’ meno lo sono gambe e sedere… Beh, lì c’è sempre da lavorare un bel po’, visto che Madre Natura ci ha fatto dono di cellulite, smagliature e tutto quanto comporta ore di ginnastica e massaggi snellenti (anche se, anche in questo caso, la ricerca ci conforta dando ragione di esistere a fianchi più rotondi).

È quanto emerge da un’analisi condotta dalla ISGE, International Society of gynecological endocrinology, e presentata durante il 14° Congresso mondiale della società in programma fino a domenica 7 marzo a Firenze.

La ricerca ha coinvolto 600 donne nelle città di Milano, Firenze e Roma e ne è venuto fuori che dolcezza e ironia scatenano la libido di una donna su due più della passione stessa, penalizzata com’è dai disturbi del ciclo mestruale come mal di testa (57%) flussi abbondanti e lunghi (45%) e dolori mestruali (41%).

E poi, inutile nasconderlo, siamo un po’ tutte mamme, tanto che ben l’82% delle intervistate apprezza di sé il senso materno (82%), la sensibilità (61%) e la dolcezza (54%), ma rinuncerebbero volentieri alla cefalea, agli sbalzi ormonali e alle mestruazioni. “Il ciclo mestruale influisce molto sulla qualità della vita – spiega la professoressa Rossella Nappi dell’Università di Pavia – il 55% delle donne dichiara che è un ostacolo alla vita sessuale, il 48% che provoca stanchezza e irritabilità oltre a dolore (37%)“.

Insomma, ci sentiamo bene nelle vesti di donna, ma che sofferenza!

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania