chirurgia plastica

Chirurgia estetica: è la liposuzione l’intervento più richiesto

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

In Italia, si sa, ci teniamo alla bellezza, a volte anche in modo eccessivo fino ad arrivare a casi estremi in cui questa diventa una vera e propria ossessione, come nel caso dell’Atelofobia! Per apparire belle (o belli!), giovani e in forma ci si rivolge sempre più spesso al chirurgo estetico

In un convegno dell’Aicpe (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) che si è svolto a Firenze, sono emersi i dati relativi agli interventi di chirurgia estetica. Il più praticato in assoluto è stato quello di liposuzione, ovvero di eliminazione del grasso in eccesso, mentre è sceso di ben 4 posizioni l’aumento del seno. Il secondo posto l’ha guadagnato la blefaroplastica, ossia il ringiovanimento dello sguardo, mentre il terzo posto l’ha ottenuto il trapianto di grasso autologo, che consiste nell’iniettare in una zona del corpo del grasso precedentemente prelevato da un’altra.

Dal quadro svelato dalla ricerca Aicpe, che si è svolta su un campione di 255 chirurghi plastici in tutta Italia, si è evidenziato un calo nella richiesta di interventi. Ciò, indubbiamente, è dovuto alla crisi, non certo al desiderio di migliorare il proprio aspetto!

«Il quadro che emerge riflette il momento di crisi che il Paese sta attraversando: scendono gli interventi di chirurgia estetica, che danno risultati più duraturi e significativi, ma sono più impegnativi anche dal punto di vista economico, e crescono quelli di medicina – ha dichiarato il presidente di Aicpe, Giovanni Botti – Nel complesso però, per gli italiani la bellezza rimane un elemento importante, al quale viene dedicata molta attenzione».

Leggi anche:

CHIRURGIA ESTETICA: UNA PERSONA SU DUE NON TIENE CONTO DELLA PROFESSIONALITÀ DEL MEDICO AL QUALE SI RIVOLGE

CHIRURGIA PLASTICA: RIFARSI IL SENO RIDUCE LA SENSIBILITÀ

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Per suggerimenti, storie o comunicati puoi contattare la redazione all'indirizzo redazione@wellme.it