Lo stop all’uso di Macrolane per l’aumento del seno ha portato inevitabilmente le pazienti ad avere molti dubbi.
Per questo motivo Aicpe (Associazione chirurghi plastici estetici) ha redatto alcune linee guida di comportamento. “La decisione di Q-Med, divisione della ditta Galderma, di sospendere l’indicazione per l’aumento del seno del gel Macrolane è motivata esclusivamente dalle difficoltà riscontrate da alcuni radiologi nello screening mammario. Resta invece consentito l’utilizzo del gel Macrolane in altri distretti corporei, come braccia, glutei, polpacci“, premette Alessandro Casadei, portavoce di Aicpe.
Tutte le pazienti possono stare tranquille: fin dal lancio del prodotto, nel 2008, è stato istituito un sistema di raccolta di segnalazioni sulla sicurezza di Macrolane e a oggi non sono stati evidenziati problemi. “Non è quindi necessario che le pazienti trattate al seno contattino i medici o intraprendano azioni particolari: devono semplicemente continuare a effettuare le visite di controllo prescritte dal medico dopo l’esecuzione della procedura. Fino a nuove indicazioni, non dovranno però essere sottoposte a nuove infiltrazioni di Macrolane“, prosegue Casadei.
COS’È MACROLANE
È un composto di acido ialuronico stabilizzato (2%) e acqua (98%), una formulazione studiata in modo specifico per il trattamento nel corpo, in quanto le dimensioni delle particelle sono più grandi di quelle usate per correggere le rughe del viso. L’acido ialuronico è un componente che si trova naturalmente nei tessuti del corpo umano ed è degradato dagli enzimi corporei: dopo un certo periodo viene riassorbito senza lasciare traccia. Infatti, il gel scompare naturalmente dal seno delle pazienti e riassorbito proprio attraverso gli enzimi corporei in un periodo di tempo che oscilla tra i 12 e i 24 mesi successivi al trattamento. Per quanto riguarda le visite di controllo al seno, la paziente deve sempre informare il medico che esegue lo screening in merito al trattamento con Macrolane (o con qualsiasi altra procedura per l’aumento di volume del seno cui si è sottoposta) e alla data in cui l’ha fatto.
Nello screening mammario, fino a quando Macrolane non sia stato completamente riassorbito, ci si può affidare ad altri esami: “utilizzando le attuali tecniche di indagine disponibili, come la mammografia digitale, possibilmente in combinazione con l’esame ecografico, è possibile ottenere informazioni adeguate tecniche di indagine e valutazione radiologiche standard addizionali“.
In Svezia ed in Francia, con il sostegno economico della casa produttrice, è stato condotto recentemente uno studio sino a 24 mesi di follow-up allo scopo di valutare l’utilità della combinazione di mammografia digitale e indagine ecografica eseguite nella stessa seduta e qualsiasi potenziale difficoltà nell’interpretazione delle immagini mammografiche o ecografiche. I risultati preliminari di questo studio mostrano che può essere eseguita una valutazione adeguata utilizzando queste tecniche di indagine e Q-Med renderà i dati di questo studio disponibili al più presto possibile allo scopo di facilitare l’ottimale follow-up clinico di pazienti trattate con Macrolane.
Per ogni dubbio o domanda sul proprio trattamento con Macrolane, Aicpe invita le pazienti a far riferimento al medico che ha eseguito il trattamento.