Per invecchiamento o per allattamento, per eccessiva perdita di peso o per predisposizione genetica: per queste ed altre cause o circostanze, il seno potrebbe risultare svuotato e cadente. Come intervenire in questi casi? Attraverso un lifting del seno, in termini tecnici mediante l’intervento di mastopessi.
Cos’è e perché si fa?
La mastopessi è un intervento di chirurgia estetica plastica che serve a rialzare il seno, donando volume e rassodando la pelle. Nello specifico, viene risollevata la ghiandola mammaria, riposizionata nella sede originaria e modellata, asportando anche la cute in eccesso.
Sono molte le motivazioni che portano una donna ad intraprendere una simile strada. Al primo posto ci sono motivi psicologici – un seno cadente può creare imbarazzo e difficoltà nel relazionarsi con gli altri – ma anche quelli di natura funzionale non sono da sottovalutare: un seno troppo grosso e cadente pesa in modo eccessivo sulla colonna vertebrale e può creare problemi posturali e dolori muscolo-scheletrici.
Qualunque siano le motivazioni, però, bisogna ricordare che un intervento di chirurgia estetica è pur sempre un operazione chirurgica con tutti i pro e contro.
Tutto quello che bisogna sapere
- È bene sapere che dopo l’intervento di mastopessi restano visibili cicatrici cutanee di diversa grandezza. Il tipo di incisione viene deciso, sentita la paziente, dal chirurgo estetico plastico durante la visita pre-intervento, in base al volume del seno da sollevare e all’eccesso di cute da eliminare: si può optare per un’incisione circolare intorno alla metà inferiore dell’areola del seno, oppure per un taglio periareolare e verticale. Le cicatrici sono comunque disposte in zone nascoste dal reggiseno.
- Il momento post-chirurgico è quello più delicato e merita particolare attenzione. Finito l’intervento verranno posizionati dei drenaggi che potranno essere tolti solamente dopo almeno 24-28 ore dall’operazione. Rimarrà poi un gonfiore fisiologico che si riassorbirà in poche settimane. Per tutto questo tempo sarà necessario indossare un reggiseno contenitivo.
- Dopo pochi giorni verranno rimosse le medicazioni: i punti di sutura esterni sono rimossi dal 7° al 14° giorno. In questo arco di tempo sarà necessario evitare di utilizzare i muscoli pettorali e non forzare sulle braccia per alzarsi dal letto.
- Dopo l’intervento è consigliato di:
- non fumare, al fine di evitare colpi di tosse e quindi possibili sanguinamenti
- sospendere la propria attività sessuale per almeno 7 giorni
- non guidare l’automobile per almeno una settimana
- non effettuare movimenti ampi con le braccia e soprattutto non sollevare pesi per circa una quindicina di giorni
- sospendere tutte le attività fisiche almeno per la prima settimana
- non dormire per un mese in posizione prona
- evitare l’esposizione diretta al sole o al calore intenso (lampada solari, saune ecc)
- fare la prima doccia di pulizia solamente dopo la rimozione dei punti
Importante: al minimo dubbio di un andamento anormale del periodo postoperatorio o per qualsiasi altro problema inerente l’intervento, consultare senza esitazione il proprio chirurgo estetico plastico.
Al corrente di queste cose, è bene che si faccia mente locale e si decida consapevolmente e liberamente se sottoporsi all’intervento o meno. Ed è altrettanto indispensabile che si sappia che la mastopessi non ferma l’invecchiamento dei tessuti, né può contrastare le leggi di gravità: con il tempo quindi il seno può subire un nuovo abbassamento e potrebbe essere consigliabile un altro intervento.
Quindi care amiche riflettete e, se state pensando alla mastopessi soltanto per fini estetici, ricordate che “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”!
Fabrizio Giona