Il Parlamento pone un freno agli interventi di mastoplastica additiva sulle ragazze minori di 18 anni, con l’approvazione all’unanimità in Commissione Affari sociali del disegno di legge che istituisce i registri regionale e nazionale delle protesi mammarie.
Le minorenni quindi non potranno più ricorrere al ritocchino, a meno che non sia necessario per “gravi malformazioni congenite“, pena, per i chirurghi che violano la norma, il massimo della multa e tre mesi di sospensione dall’attività.
L’iter della legge – presentata dall’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio e sostenuta dall’allora sottosegretario Francesca Martini – ha subito un’accelerazione in seguito allo scandalo delle protesi Pip, le protesi francesi costruite con materiali scadenti e pericolosi.