Molti di coloro che si sottopongono a un intervento di rinoplastica soffrono di “disordine dismorfico del corpo“, acronimo inglese BDD, un disturbo ossessivo-compulsivo che porta la persona che ne soffre a preoccuparsi eccessivamente del proprio aspetto fisico, ingigantendo e spesso vedendo i propri difetti più gravi di quelli che sono.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Plastic and Reconstructive Surgery e condotto dagli esperti dell’ospedale universitario di Lovanio, in Belgio, su 266 pazienti.
Ebbene, tra tutti i pazienti che si sono sottoposti al ritocchino al naso per motivi estetici, ben nel 43% è stato diagnosticato il disturbo dismorfico, percentuale che scende vertiginosamente al 2% nei pazienti che lo hanno fatto “per motivi di salute“, come problemi di respirazione. In totale, il 33% dei pazienti coinvolti nello studio è risultato affetto dal disturbo. Cioè circa 1 su 3.
Gli esperti spiegano che i sintomi del BDD sono particolarmente frequenti nei pazienti con interventi di chirurgia plastica già subiti in passato o con problemi di salute mentale. Il che non è sorprendente, dal momento che studi precedenti hanno già dimostrato che quasi tutti gli individui con BDD continuano a mostrare i sintomi anche dopo aver subito interventi estetici, cadendo in una spirale infinita.
I ricercatori hanno dichiarato che sperano che questi risultati possano aiutare i medici a stabilire delle linee guida da seguire nel trattamento.
La chirurgia estetica, insomma, può nascondere motivazione molto più profonde di quelle puramente estetiche e per questo qualsiasi intervento dovrebbe essere attentamente valutato e analizzato sia dai medici che dai pazienti stessi. Al bando, quindi, qualsiasi leggerezza, come la dilagante moda di regalare i ritocchini come “premio”.
Certo è che in alcuni casi, come per chi è fornito di un naso “importante”, un intervento potrebbe davvero aiutare a stare meglio con sé stessi e con gli altri. O forse non bisogna mai sottovalutare l’importanza di ciò che la natura ci ha dato, dal momento che un naso grande può, ad esempio, essere più efficiente di quelli piccoli, magari alla francese, contro l’inquinamento.
In più, quanto ai difetti fisici, leggete un po’ qui.
Roberta Ragni