Uomini e donne, giovani e meno giovani, sono in molti oggi a ricorrere ai centri estetici per curare il proprio aspetto. Ma quanti centri sono veramente affidabili? Si può stare davvero tranquilli quando ci si sottopone ai vari trattamenti?
Da oggi, con il nuovo decreto interministeriale, la risposta è Sì. Sono state, infatti, introdotte nuove regole per garantire ai consumatori una maggiore tutela e agli operatori estetici un contesto normativo adeguato e soprattutto aggiornato (pensate che la legge attuale in vigore risale al 1990). Un passo davvero importante per garantire rimedi senza rischi e tecniche con precise indicazioni di utilizzo.
Ma restano ancora alcuni aspetti da chiarire, in primis l’accesso alla professione. Secondo la legge vigente si può diventare estetista, oltre che mediante un corso di studi professionali di 1800 ore, lavorando per 3 anni consecutivi presso una struttura.
“Questo significa – commenta Angelica Pippo, presidente di Confestetica – che durante l’addestramento il praticante fa esperienza sulla pelle del cliente, con tutti i rischi che ciò può comportare. Ci stiamo battendo per eliminare questa possibilità e per realizzare una sorta di patentino per gli operatori che intendano utilizzare apparecchiature sofisticate, come i laser per la depilazione”.
Un altro punto sul quale focalizzare l’attenzione è la formazione e l’aggiornamento continuo.
“Oggi – riferisce Antonino Di Pietro, presidente fondatore della Società internazionale di dermatologia plastica, rigenerativa e oncologica – la tecnologia è entrata anche nei centri estetici e per consentirne l’utilizzo in sicurezza è fondamentale che l’operatore sia adeguatamente preparato”.
Anche perché in caso di effetti indesiderati o incidenti nel corso dell’utilizzo di questi apparecchi, l’estetista ne risponde sul piano civile e penale.
È necessario quindi che l’operatore sappia, ad esempio, che le apparecchiature che applicano la corrente, come gli elettrostimolatori, sono controindicati per i portatori di pacemaker perché si rischia di provocare pericolose interferenze. Così come è importante che l’estetista sappia riconoscere il tipo di pelle del cliente e effettuare il trattamento senza provocare scottature; o ancora, se c’è in corso un’infezione cutanea, che bisogna evitare di usare manipoli o altri dispositivi che possano propagare l’infezione ad altre parti del corpo.