Come sarebbe la donna perfetta? Se si seguissero i canoni estetici dettati dai media, più che perfetta sarebbe orripilante.
Lo dimostra l’opera “Too Beautiful To Be True“, “Troppo belle per essere vere“, della designer tedesca Meike Harde, recentemente in esposizione all’Exhibition of Fine Arts di Saarbrücken, Germania, che consiste in un set di “maschere” che ritraggono solo alcune parti del viso, come occhi, naso e bocca, lasciando scoperto tutto il resto.
Queste parti anatomiche vengono fatte indossare a ragazze “normali” e bellissime, a Saarbrücken sono state distribuite gratuitamente anche a pubblico, e l’effetto che ne deriva è davvero terrificante. Eppure si tratta dei “canoni” di bellezza che ci vengono propinati ogni giorno e le parti anatomiche sono prese da immagini pubblicitarie e da un campionario vario dell’estetica dominante. Il risultato resta comunque agghiacciante, con le donne che sembrano fantocci dai volti standardizzati e decisamente plastificati.
“Lo scorso anno mi sono molto occupata dei diritti delle donne – spiega Meike Harde riguardo alla nascita di questo progetto -. Ho studiato in particolare la femminista tedesca Alice Schwarzer e quindi mi è venuto spontaneo creare qualcosa che criticasse l’irreale bellezza estetica alla quale le donne di oggi si trovano esposte. Viviamo una pressione fortissima in questo senso“.
Ecco perché la sua installazione ci costringe a riflettere sull’inutilità di inseguire qualcosa (leggi chirurgia estetica…) che non sempre dà i risultati sperati, anzi, può far diventare brutte e far risultare il nuovo aspetto falso, finto, posticcio. Proprio come le maschere della designer. Così, se qualcuno sperava di sedurre l’uomo dei sogni con questa nuova faccia, nata dai più diffusi canoni estetici, certo rimarrà deluso…
Roberta Ragni