I punti neri sono impurità della pelle causati dalla dilatazione e dall’apertura dei punti bianchi (detti anche comedoni chiusi). Sono un fenomeno molto comune soprattutto in età giovanile ed adolescenziale, tipico delle aree cutanee più ricche di ghiandole sebacee, come il naso o la schiena.
I punti neri quindi sono piccole protuberanze cutanee che derivano da follicoli piliferi ostruiti, hanno superfici scure o nere e sono generalmente molto piccole. Una volta formatisi, possono rimanere uguali per un lungo periodo oppure regredire o peggio degenerare in fenomeni infiammatori di origine batterica.
Perché si formano i punti neri?
I punti neri fuoriescono quando un follicolo pilifero nella pelle si ostruisce. Le cellule morte della pelle e l’olio in eccesso si accumulano nell’apertura del follicolo, producendo una fastidiosa protuberanza.
Se la pelle sopra la protuberanza si apre, l’esposizione all’aria fa apparire il tappo nero, formando così un punto nero.
Se al contrario la pelle non si apre, si formano dei puntini bianchi. Questi ultimi sono costituiti da masse oleose ricche di sebo e cheratina, che si accumulano all’interno dei follicoli piliferi.
I punti neri sono una forma di acne ormonale. La causa più comune è la sovrapproduzione delle ghiandole sebacee, che si verifica soprattutto durante i cambiamenti ormonali, come la pubertà, le mestruazioni e la gravidanza. I punti neri possono anche formarsi quando i follicoli piliferi sono irritati o quando le cellule morte della pelle non si liberano regolarmente.
Come rimuoverli
Tutti sanno che schiacciando i punti neri tra le dita si facilita l’espulsione del loro contenuto che appare sotto forma di liquido adiposo con punta dal colore scuro.
Tuttavia, questo metodo tanto diffuso non è certo la tecnica migliore per trattarli ed eliminarli. Se effettuato da mani poco esperte o senza prendere le dovute accortezze, potrebbe avere l’esito opposto causando infezioni e cicatrici.
Per approfondire: Punti neri: cosa sono e i rimedi naturali che funzionano davvero
Spremere i brufoli o i punti neri consente al pus di drenare, ma il nucleo centrale e costitutivo dell’acne può rimanere all’interno della pelle, spingendolo più in basso.
I punti neri sono più difficili da drenare rispetto ai punti bianchi perché il tappo è spesso più appiccicoso e meno fluido. Potrebbe esserci bisogno di una mano esperta.
Il consiglio più sicuro da seguire è quello di tenere le mani lontane dalla pelle, seguire un regime di trattamento topico applicando specifiche creme da banco e attendere che l’acne guarisca.
Tuttavia, se siete determinati a estrarre un punto nero in autonomia, è meglio igienizzarsi bene le mani e usare cotone per aggiungere pressione su entrambi i lati del punto nero, spingendo verso l’alto con cautela con un movimento massaggiante.
Farlo in una stanza calda e al vapore, come il bagno o dopo la doccia, può aiutare ad allentare e ammorbidire la protuberanza.
Se questo non dovesse bastare, potete rivolgervi ad un dermatologo per comprendere le cause dei punti neri o dei brufoli e capire qual è la tecnica migliore per sbarazzarvene.
Fonte: westcoderm.com