Appena salite le scale di vetro tra fiori profumati e piante delicate, al primo piano dell’atelier dei fiori in Piazza Missori a Milano, giovedì scorso, il 19 maggio, ho trovato ad accogliermi un vero e proprio percorso interattivo che mi ha fatto viaggiare nel tempo: dalle origini dei primissimi prodotti Sensodyne rivisitati nel packaging, al nuovissimo e tecnologico Ripara & Proteggi.
Sensodyne, la brand di GlaxoSmithKline Consumer Healthcare, non poteva festeggiare i suoi 50 anni in modo migliore. Presente sul mercato dal 1961, è ormai il leader del mercato per quanto riguarda i prodotti per la sensibilità dentinale oltre che per l’igiene orale quotidiana tout court: è la marca preferita dagli italiani con il 45,4% di quota di mercato a valore (Nielsen – Marzo 2011).
L’open day ha celebrato in un percorso a tappe la storia di questa marca che è in continua crescita e che ha festeggiato così il suo indiscusso successo.
Ad accompagnarmi in questo viaggio nel tempo la simpaticissima Rosamaria dell’ufficio stampa Weber Sandwick: dal primo Classico dentifricio a base di cloruro di sodio, passando dalla cannella del Fresh al ProSmalto – vero e proprio siero di bellezza che permette di lavarsi i denti a secco perché non fa schiuma e permette di farlo addirittura col rossetto! – attraversando la stanza delle setole morbidissime dei nuovi spazzolini Piuma, fino ad arrivare all’innovazione di Ripara & Proteggi. Alle prese con occhialini e cuffiette, eccomi pronta ad esplorare il nuovo mondo Sensodyne e a capire come agisce il dentifricio contro la sensibilità dentinale per antonomasia.
Ma perché i denti diventano così sensibili da non permetterci di mangiare un gelato bello freddo o di gustarci una pizza appena uscita dal forno? La sensibilità dentinale si sviluppa perché la dentina appunto, la parte del dente tra lo smalto e il nervo – il core del dente – è esposta a stimoli esterni. Le cause principali sono l’erosione dello smalto – dovuta in primis dall’alimentazione non solo quella scorretta ricca di gas e zuccheri, ma anche quella salutare a base di frutta e verdura, perché il Ph acido è ciò che rende i denti più vulnerabili; La recessione gengivale, in seguito a un eccessivo spazzolamento o a malattie parodontali; microfratture o scheggiamenti; e non ultimo l’avanzare dell’età – teniamo presente che le aspettative di vita sono nettamente aumentate. La teoria di Brännstrom sulla genesi di questo disturbo dice che
“gli stimoli esterni tattili, osmotici, chimici, termici e di evaporazione raggiungono, attraverso i tubuli dentinali che contengono un prolungamento citoplasmatico dell’odontoblasta, le terminazioni nervose endodontiche; l’attivazione avviene col caldo o più frequentemente col freddo”.
Esistono due modelli per trattare la sensibilità dei denti: la depolarizzazione delle terminazioni nervose, con sostanze che stimolano il nervo riducendolo, e l’occlusione chimico-fisica dei tubuli dentinali esposti. Ed è su questa seconda scia che si inserisce il nuovo dentifricio Sensodyne non a caso chiamato Ripara & Proteggi!
Come mi ha spiegato l’esperto odontoiatra Claudio Pagliani mentre stuzzicavo frutta e sorseggiavo un succo a fine mostra, da anni in America sono in commercio prodotti a base di calcio fosfolicato ad effetto osteo inducente che permettono di stimolare i processi di vascolarizzazione locali, accelerando i processi di riparazione delle ossa: la liberazione di calcio sulle superfici trattate implica un effetto “collagene” con le parti organiche già presenti, di modo che questo si leghi con il nuovo osso nascente. La Novamina è la sostanza su cui si basano questi prodotti da cui è nata Novamin, il marchio registrato che è il componente attivo, assieme al Monofluorofosfato di sodio, di Ripara&Proteggi e che può appunto riparare, proteggere e rinforzare i denti sensibili.
Questa vera e proprio tecnologia brevettata è in grado allora di creare uno strato minerale protettivo sulla parte più esposta della dentina, che si rinforza con l’uso regolare del prodotto – dopo la prima applicazione si può avere un miglioramento addirittura del 75% ed entro 5 giorni fino al 90%, mi assicura Pagliani – in effetti già dopo essermi lavata i denti la prima volta con questa tecnologica pasta dentrificia sento i miei denti più forti!
Ma come agisce questo dentifricio magico? Attraverso una reazione biotermochimica che rilascia ioni – reazione tra l’altro subito percepibile dalla “leggera sensazione di calore” che si sprigiona a contatto con la saliva (oltre al gusto questo dentifricio può allora vantare anche una “sensazione termo tattile” come ci tiene a sottolineare lo stesso Pagliani): tutto il processo si dà a partire dall’ambiente umido della bocca a pH acido e, liberando Na+, si ha un viraggio a pH basico che a sua volta implica la liberazione di Ca e fosfati che si depositano sulla dentina, continuando a liberare ioni.
“I componenti di base della molecola vengono rilasciati al contatto con la saliva, si crea una pellicola protettiva dei tubuli dentinali esposti che, resiste anche ad alimenti a pH notevolmente acido, dando una rapido conforto”.
Quindi, per combattere il problema della sensibilità dei denti che coinvolge sempre più soggetti – ben 3 milioni di italiani – non ci sono dubbi: lavarsi i denti con Ripara&Proteggi può aiutarci a ricreare, grazie a calcio e fosfato che sono gli stessi minerali di cui sono fatti i denti, una barriera cristallina che potrà permetterci di tornare a mangiare sereni sorridendo al freddo e al caldo: la bocca è il modo che abbiamo di prenderci una parte di mondo per noi, mangiandolo e gustandocelo, quindi prendiamocene cura nel modo migliore possibile!