Alla faccia delle youtubers e dei loro lunghi tutorial sul trucco, la filosofia “quattro salti in padella” sbarca anche nella cosmetica.
Per chi non si esalta a cucinare, ci sono le bustine surgelate e in cinque minuti è pronta la cena. Per chi non ama truccarsi o non sa nemmeno cosa cosa significhi decorarsi le unghie, ma non vuole rinunciare ad essere bella, c’è il patch.
Sugli occhi, il patch è un cartoncino a forma di palpebra, prestampato, già con i colori abbinati e sfumati, da applicare sul viso e togliere via, come uno di quegli pseudo tatuaggi che si trovavano nelle merendine, solo che il risultato, stavolta, è praticamente indistinguibile dall’originale.
Sulle unghie, si tratta di una pellicola da applicare dopo il primer e pressare in ogni punto, perché aderisca bene, limando via, poi, la parte in eccesso. Se l’applicazione è corretta, e soprattutto se prima avrete realizzato una buona manicure in modo da avere una base ben levigata, avrete unghie perfette per ben dieci giorni (tempi biblici!).
Esistono una buona gamma di colori e fantasie con cui sperimentare e divertirsi. Dicendo addio, forse per sempre, ai pennellini passati con mano tremolante e insicura, all’odore di vernice della serie “aerare il locale prima di soggiornarvi” e alle ore trascorse nell’attesa di un’asciugatura in stile Godot, che potrebbe non arrivare mai.
Per le ragazze che invece sono stufe di improvvisarsi Picasso di prima mattina, con tanto di tavolozza e pennelli, ci sono i patch per occhi che propongono versioni multicolore e multiforma. C’è persino il trucco maculato per una serata particolarmente stravagante (o perché no, da sfruttare a carnevale su un costume da tigre sexy!). Il prerequisito essenziale perché il patch funzioni, però, è quello di essere dotata di una “palpebra standard”: per le donne con gli occhi più piccoli o più grandi della media, si ripropone l’uso del pennello, anche dopo il patch. Mascara e matita, inoltre, non sono inclusi nel pacchetto, quindi non dimenticatevene.
In un mondo che ci vuole sempre più “tutte uguali”, tutte un po’ Barbie, è però così bello poter esprimere se stesse attraverso un trucco unico e originale, come noi. Pensateci, prima di fare la scorta dei patch.
Marina Piconese