Da sempre l’uomo ha reagito con timore di fronte ai fenomeni naturali a cui non riusciva a dare spiegazione e che potevano mettere a rischio la sua vita.
A tutt’oggi non siamo in grado di prevedere eventi catastrofici come i terremoti o di frenare la forza di uno tsunami.
Le preoccupazioni nei confronti dei cambiamenti climatici ed ambientali non riguardano però soltanto chi si è trovato a vivere di persona un evento naturale che l’ha privato dei propri beni, o peggio, dei propri famigliari, ma in generale tutti noi. Sono infatti davvero poche le persone che non si lasciano scalfire di fronte ai grandi fenomeni meteorologici, vissuti o appresi tramite immagini, video e notizie.
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Tra coloro che hanno realmente vissuto tali situazioni, sono in aumento i casi di sindrome da stress post-traumatico e di depressione. Eppure, secondo gli esperti, anche il semplice innalzamento della temperatura globale avrebbe conseguenze negative sul comportamento umano. Spiegherebbe infatti un aumento generale dell’aggressività. In base a studi statunitensi, con il progressivo innalzarsi delle temperature medie, sarebbe infatti cresciuto anche il numero degli omicidi.
In generale si registra nel mondo la crescita di uno stato emotivo chiamato ansia ambientale. Questo stato sarebbe legato soprattutto al timore di rischi per la salute causati dai cambiamenti climatici.
Come reagire a questa forte preoccupazione? Mettendo in atto anche nel proprio piccolo tutte quelle pratiche ecologiche personali volte al rispetto dell’ambiente. A partire ad esempio da una corretta raccolta differenziata e dall’evitare attentamente ogni spreco che abbia ricadute negative sul pianeta. La natura ci ringrazierà.