Due giorni, solo due giorni per scacciare l’effetto benefico e rilassante delle vacanze. Una ricerca condotta presso l’Università di Radboud, dalla dottoressa de Bloom e pubblicata dal Mail on Sunday, ha rivelato che il relax del post vacanza svanisce dopo 48 ore dal rientro.
Lo studio. Il team coordinato dalla dottoressa de Bloom ha analizzato alcuni volontari, cui è stato chiesto di descrivere il proprio stato di benessere psicofisico in alcuni momenti “caldi” : due settimane prima delle ferie e due settimane dopo il rientro al lavoro. Dalle risposte, è emerso che il livello di appagamento era al massimo durante le vacanze, lontano da casa e dal lavoro, per poi subire una brusca discesa al rientro.
Ecco cosa avviene, secondo la dott. De Bloom: “Sono rimasta davvero molto sorpresa nel riscontrare quanto velocemente i benefici delle vacanze siano sbiaditi e sembra quasi che chi lavora si senta pure peggio quando ripensa ai momenti felici appena trascorsi. Non solo, se il rientro è frenetico, c’è anche il rischio che le persone siano ancora più stressate di quando sono partite e che si facciano deprimere dal tempo che deve passare in attesa della prossima vacanza“.
Ma la vacanza ci vuole. Lo assicurano alcuni studiosi britannici, secondo cui “andare in vacanza non è solo un modo per ricaricare le batterie ma è anche un’occasione per trascorrere del tempo con la famiglia e con gli amici, vedendo posti nuovi ed entrando in contatto con nuove culture, per non parlare del desiderio di fuggire in posti caldi“.
Rientro. Secondo i dati Istat un italiano sui dieci soffre di stress da rientro. Ma un modo per venirne a capo esiste, ed è stato scoperto dagli psicologi dell’Università di Granada. Si tratta di 5 trucchetti per tirarie sul il morale: un “periodo cuscinetto” per riadattarsi piano piano al ritmo quotidiano, preferire periodi di vacanza più brevi ma più frequenti, spegnere la tv e dedicarsi all’attività fisica.
Ma non pensiamoci adesso. L’estate è appena arrivata. Dedichiamoci a scegliere la meta delle nostre vacanze, poi si vedrà.
Francesca Mancuso