Vi sentite particolarmente tristi e non riuscite a comprenderne il motivo? Forse dovreste ricercare la ragione nell’ambiente che vi circonda, che potrebbe essere eccessivamente minacciato dallo smog. L’inquinamento infatti non influirebbe unicamente sul nostro stato di salute fisica, ma anche sul nostro umore e sulla nostra felicità.
L’inquinamento non è considerato solamente tra le possibili cause dell’aumento dei casi di allergia, dell’incremento del rischio di infarto e del numero di persone affette da malattie respiratorie, ma è anche ritenuto in grado di influire sul nostro cervello, provocando depressione e a contribuire ad un vero e proprio senso di tristezza.
Il nostro livello di felicità potrebbe dunque essere in calo a causa dello smog? È quanto emerge da un interessante studio condotto di recente da parte degli esperti della Trent University, in Canada, pubblicato tra le pagine della rivista specialistica “International journal of green economics”.
I ricercatori hanno preso in considerazione i livelli di inquinamento e di benessere psicofisico all’interno di 14 Paesi europei, tra i quali, oltre all’Italia, si trovavano Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Russia, Spagna e Regno Unito.
A parere dei ricercatori, le collocazioni delle popolazioni tra le quali il malumore è più diffuso cadono in corrispondenza dei luoghi in cui si registra un inquinamento atmosferico superiore, prendendo in considerazione sia i parametri relativi allo smog che i dati riguardanti le emissioni di Co2. Dovremmo dunque rassegnarci all’equazione “più smog, più tristezza”?
Alla luce di ciò sarebbe bene mettere in campo dei tentativi atti a ribaltare completamente la situazione. Diminuite l’inquinamento atmosferico, infatti, significherebbe allo stesso tempo garantire a se stessi un maggiore livello di felicità e di benessere psicofisico. “Meno smog, più felicità”, dunque.
Ecco allora scovata una ragione in più per puntare su di un cambiamento in senso ecologico volto alla messa in atto di abitudini maggiormente rispettose dell’ambiente ed in grado di contribuire alla diminuzione dell’inquinamento, come il rinunciare ad utilizzare l’auto sostituendola con la bicicletta ogni volta che ciò si rivela possibile, magari proprio a partire dal prossimo weekend.
Marta Albè
Leggi anche:
– L’inquinamento fa male al cervello: causa depressione e deficit di apprendimento
– Inquinamento: un enzima rivela se siamo intossicati dallo smog