Relax, aria buona e voglia di fare attività fisica: vivere al mare migliora la salute e il benessere. La conferma arriva da uno studio effettuato dai ricercatori dell’University of Exeter, pubblicato sulla rivista Health & Place e presentata alla conferenza annuale della British Psychological Society, che dimostra come una buona salute sia meno diffusa tra la popolazione dell’entroterra rispetto a quella costiera.
“Spesso si pensa che passare il tempo sulla costa significhi avere migliore salute e benessere, ma esistono sorprendentemente davvero poche prove sugli effetti specifici o sui meccanismi che supportano questa tesi“, scrivono i ricercatori, che per questo hanno intervistato oltre 48 milioni di inglesi, dividendoli in piccole aree di censimento e chiedendo loro di indicare quanto ritenessero di essere in buona salute.
Risultato? Gli effetti benefici della vicinanza del mare erano maggiori per le persone che vivevano a 1 km dal mare, anche tra le comunità più socio-economicamente svantaggiate. “Ipotizziamo che questi effetti possono essere dovuti alle opportunità di riduzione dello stress e aumento dell’attività fisica – spiegano gli esperti – la nostra ricerca suggerisce che vi sia un effetto positivo, anche se questo tipo di studio non può dimostrare causa ed effetto“. Saranno quindi necessarie ulteriori ricerche per capire fino in fondo i motivi per cui vivere sulla costa sembra essere collegato con una migliore salute.
“Anche se non tutti possono vivere sul mare, alcune delle caratteristiche della promozione della salute degli ambienti costieri potrebbero essere trasferibili in altri luoghi. Eventuali iniziative future dovranno bilanciare i potenziali benefici di accesso alle coste con le minacce provenienti da fenomeni estremi, come gli impatti dei cambiamenti climatici, e lo sfruttamento non sostenibile delle zone costiere“, conclude il dottor Mathew White.