Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di tutte le strategie da mettere in atto per vivere le giornate estive senza paura degli effetti nocivi causati dall’esposizione ai raggi solari.
Dopo aver affrontato ampiamente il tema della protezione della pelle, torniamo ad occuparci dell’importanza della tutela degli occhi. Quanti di voi hanno occhiali da sole? Sicuramente siete in molti, quasi tutti.
Quanti di voi li utilizzano con regolarità al mare, in montagna o negli altri luoghi di vacanza? Probabilmente il numero si riduce, ma resta ugualmente piuttosto alto. La risposta cambia completamente di fronte alla domanda: quanti di voi indossano gli occhiali da sole tutto l’anno, anche nelle giornate in cui il cielo è coperto? Purtroppo molto pochi: solo il 15% degli Italiani, secondo i dati raccolti dalla Commissione difesa della vista (Cdv).
La situazione è particolarmente allarmante per i piccoli e gli anziani. La ricerca della cdv dimostra infatti che ben 9 bambini tra i 4 ed i 10 anni non indossano occhiali da sole ed appena il 10% degli over 55 ne fa uso.
Al di la del fatto che durante l’estate gli occhiali possano anche essere un accessorio di moda, da sfoggiare in spiaggia, gli esperti raccomandano l’importanza di proteggere gli occhi dal sole non solo durante i mesi estivi, ma nell’arco di tutto l’anno. Francesco Loperfido consulente del cdv e responsabile del servizio di oftalmologia generale dell’Unità operativa di oculistica all’ospedale San Raffaele di Milano afferma “La protezione solare dei nostri occhi diventa un tema sempre più pressante, non solo nel periodo primaverile ed estivo, ma in tutti i periodi dell’anno. A rendere più fastidiosa la sintomatologia vi possono essere anche dei difetti refrattivi o patologie oculari o degli annessi oculari o ancor più gli esiti di interventi chirurgici che possono influenzare pesantemente la vita quotidiana. I più esposti sono i bambini e gli anziani, per loro è necessario scegliere degli occhiali ad hoc per abbattere raggi UV e la luce blu, meno conosciuta, ma altrettanto pericolosa. Quest’ultima infatti risulta essere corresponsabile nel determinare e nel favorire sia l’opacità del cristallino sia la maculopatia“.
Come deve regolarsi chi ha deciso di acquistare un paio di occhiali da sole? Quali scegliere? Ciò su cui gli esperti non transigono è la qualità delle lenti. Noi italiani siamo molto responsabili, a parole. L’83%, infatti, ha dichiarato di essere consapevole del fatto che lenti di qualità scadente possano arrecare danni alla vista, ma poi, nella pratica, ancora in molti acquistano occhiali privi dei requisiti di sicurezza necessari. Come precisa Loperfido “Purtroppo ancora oggi molti sottovalutano il problema e comprano occhiali di dubbia qualità. L’acquisto di un buon prodotto, scelto tenendo presente le proprie esigenze, è invece il punto di partenza per una corretta prevenzione, sia per i bambini sia per gli adulti. Quando si comprano gli occhiali è d’obbligo verificare la nota tecnica informativa (con la presenza della norma EN 1836/2006), che deve contenere le caratteristiche tecniche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso e l’indicazione del grado di protezione dai raggi ultravioletti“.
La normativa classifica le lenti da 1 a 5, in base al livello di protezione garantito dai filtri: si passa dunque da lenti adatte ad un cielo coperto, a quelle da indossare quando si è esposti ad una luce solare molto intensa. E che dire agli irriducibili frequentatori del solarium? Quando ci si espone alla luce delle lampade abbronzanti occorre avere molta cautela. Loperfido chiarisce che “Un trattamento prolungato può avere effetti dannosi sulla pelle, ma anche sugli occhi. Si possono registrare effetti dannosi da esposizione acuta come delle cherato-congiuntiviti, e nei casi più gravi anche delle opacità del cristallino“.
Anche in questi casi quindi, se proprio non si vuole rinunciare all’abbronzatura artificiale, è necessario prendere le dovute precauzioni e proteggere la pelle con la crema e gli occhi con lenti in grado di garantire la schermatura della luce della lampada.
Francesca Di Giorgio