Sapete che stare davanti ai fornelli è peggio che camminare in una via trafficata di città? L’aria che respiriamo dentro le nostre case, infatti, soprattutto in cucina, può raggiungere livelli di tossicità molto più elevati rispetto a quella che respiriamo all’esterno.
A rivelarlo una ricerca dell’Università di Sheffield, coordinata dalla professoressa Vida Sharifi.
Gli studiosi hanno confrontato tre diverse abitazioni per quattro settimane, raccogliendo campioni d’aria sia dentro che fuori: una casa in pietra con cucina elettrica nel paesino inglese di Hathersage e due appartamenti a Sheffield dotati di cucine a gas, uno nel centro città, l’altro sopra un negozio in una strada molto trafficata.
Il risultato? Nella casa di campagna sono state trovate soltanto piccole tracce di monossido di carbonio altamente tossico. Diversamente, livelli molto più alti si sono registrati nelle cucine degli appartamenti di città, specialmente quando i forni erano accesi.
Si è dimostrato così come nelle abitazioni urbane ci sia nell’aria una quantità di particelle dannose per la salute anche tre volte superiore rispetto ai limiti stabiliti dal Governo inglese per l’aria esterna. Un dato che lascia di stucco se pensiamo che il 90% del nostro tempo lo passiamo al chiuso.
E che per abbellire il nostro ambiente domestico contribuiamo a contaminarlo: secondo gli esperti, infatti, la qualità dell’aria che respiriamo in casa è destinata a peggiorare sempre di più per colpa dei deodoranti per ambienti e dei detersivi che utilizziamo.
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Fabrizio Giona