Da napoletana, onestamente, ci credo poco.
Secondo il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’emergenza rifiuti a Napoli non creerebbe rischi sanitari per i cittadini napoletani.
Il sole batte forte, i roghi ci sono e i rischi no. Tant’è.
“Dal punto di vista della salute e delle malattie non ci sono realmente rischi“, ha dichiarato ieri il ministro, che ribadisce il suo intento a non minimizzare il problema ma che “parlare d’epidemie è un’altra cosa: non c’è rischio di colera e salmonellosi, che derivano da batteri eliminati con le deiezioni, mentre in questo caso parliamo di rifiuti organici, sacchetti o scatole di plastica, ma non di deiezioni“.
Le deiezioni sono in pratica feci ed escrementi. Quelli non ci sono. Menomale.
Fazio, inoltre, tiene a precisare che troppo allarmismo hanno creato i dati diffusi ieri dalla Fimp sull’aumento dei problemi respiratori nei bambini napoletani, sostenendo che “non si parla di un aumento del 10-20% ma del 2%” e riguardo alla diossina, sprigionata dai roghi appiccati ai rifiuti precisa che è dimostrato che questa non è causa diretta della formazione di tumori“.
Il sole batte forte, i roghi ci sono.
Permettetemi di pensare che aleggiano invisibili anche i rischi per la salute mia e di mio figlio.
Germana Carillo