L’allarme nucleare in Giappone resta a livelli elevatissimi. Per gli esperti la priorità è quella di tenere sotto controllo, per quanto possibile, i reattori della centrale di Fukushima.
L’imperativo è dunque uno solo: raffreddare le barre di combustibile gettando acqua con ogni mezzo, per tentare di evitare la catastrofe che deriverebbe dalla fusione del nocciolo all’interno dei reattori stessi, anche se la Società che si occupa della gestione della centrale nucleare, la Tokyo Electric Power, ritiene che il solo modo per prevenire una disastrosa fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere seppellire i reattori nel cemento, come venne fatto a Chernobyl nel 1986.
Lo spettro, sempre presente, è quello di una fusione nucleare.
L’AIEA (International Atomic Energy Agency) ha innalzato il livello di gravità dell’incidente da 4 a 5, su una scala da 0 a 7. Si tratta della scala denominata Ines, che viene utilizzata per classificare gli incidenti nucleari. I primi quattro livelli comprendono guasti di lieve entità, che per lo più riportano conseguenze all’interno dell’impianto ed hanno rispondenze solo parziali all’esterno. I livelli da 4 a 7, invece, contrassegnano incidenti gravi, in grado di sprigionare un elevato tasso di radiazioni nocive nell’ambiente circostante.
Ma quali sono stati i più gravi incidenti nucleari della storia? In una sorta di graduatoria delle catastrofi, vi presentiamo un ricordo di alcune dolorose pagine della controversa storia del nucleare:
- Livello 4 – Los Alamos (USA), 1945. Un tecnico dei laboratori nazionali muore poche settimane dopo essere stato contaminato da una pastiglia di plutonio
- Livello 4 – Los Alamos (USA), 21 maggio 1946. Un fisico viene contaminato da plutonio e muore pochi giorni dopo
- Livello 5 – Chalk River (Canada), 1952. Nei Chalk River Laboratories, a seguito di un errore nell’invio di alcuni dati, si determina la parziale fusione del nocciolo
- Livello 5 – Windscale (Regno Unito), 1957. Si verifica una fuga radioattiva dalla ciminiera della centrale che determina la contaminazione dell’atmosfera.
- Livello 5 – Three Mile Island (USA), 1959. Nel circuito primario di raffreddamento del reattore si produce un’eccessiva quantità di vapore che provoca la diffusione di radioattività nell’ambiente. A seguito dell’innalzamento della temperatura si verifica la parziale fusione del nocciolo.
- Livello 7 – Chernobyl (Ucraina), 1986. Si tratta del più grave incidente nucleare della storia. A seguito di un errore, si verificano la fusione del nocciolo ed una violenta esplosione a seguito della quale avviene lo scoperchiamento del reattore con conseguente fuoriuscita di nube radioattiva. Il rapporto ufficiale stila un bilancio di 65 morti accertati con sicurezza e altri 4 mila presunti (che non sarà possibile associare direttamente al disastro) per tumori e leucemie su un arco di 80 anni. Si tratta delle vittime dei cosiddetti effetti tardivi delle radiazioni, di cui vi abbiamo parlato in un nostro articolo precedente.
Cifre, dati che è giusto conoscere, ed utilizzare come spunto di riflessione.
Francesca Di Giorgio