Le vacanze dovrebbero essere possibili a tutti, sono un diritto che dovrebbe essere garantito a prescindere dallo stato di salute.
Anche se si hanno disabilità motorie, sensoriali o intellettive, quindi, ci deve essere la possibilità di vivere tranquillamente un soggiorno di vacanza senza il pericolo di non poter accedere con la carrozzina in spiaggia o in albergo, oppure senza un supporto per il percorso tattile per permettere anche ai non vedenti di essere autonomi.
Ma in Italia ci sono ancora tantissime barriere che limitano la libera circolazione delle persone affette da disabilità e, considerando che nel paese circa 4 milioni di turisti hanno questo tipo di problematiche, rendere accessibili le strutture turistiche e, in generale, le città a questi turisti speciali, potrebbe aprire un nuovo mercato che sarebbe sicuramente molto fiorente per gli addetti del settore.
Qualcosa in Italia però sta cambiando: il 21 giugno scorso è entrato in vigore il Nuovo Codice del Turismo, voluto fortemente dal ministro del turismo, Michela Brambilla, che ha così commentato: “Abbiamo previsto per legge e per la prima volta che sia considerato atto discriminatorio impedire alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, di fruire dell’offerta turistica, in modo completo e in autonomia“.
In più sarà garantito ai disabili di dover pagare la tariffa standard senza extra, che dovrebbero essere considerati servizi standard per una determinata tipologia di clienti. Come ha affermato Roberto Vitali, presidente di Village for All, che comprende 31 strutture attrezzate per il turismo accessibile: “Col nuovo Codice si fa un grande passo avanti. È il frutto di un lavoro svolto anche grazie alla Commissione per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile, costituita due anni fa presso il Ministero. Certo, si tratta di una legge quadro e ora servono regolamenti ad hoc per eliminare più barriere possibili e permettere a tutti, indipendentemente dalla propria disabilità, di godersi una vacanza“.
Intanto, molta dell’offerta turistica accessibile e senza barriere in Italia è legata alle iniziative di privati. Un esempio è quello del progetto Vacanza per tutti, realizzato a Metaponto e rivolto a bambini autistici, con sindrome di down o con disturbi dell’apprendimento. Gli ospiti hanno a disposizione degli animatori adeguati ad affrontare la disabilità di ciascuno in modo competente e, allo stesso tempo, divertente. Un’altra iniziativa è quella realizzata sul Lago di Garda da un motoscafista, Mirco Cavagnera, che porta in giro su un trimarano di 7 metri le persone in carrozzina per poter fare escursioni prima impensabili.
La speranza è quella che si possano abbattere al più presto tutte le barriere architettoniche, non solo quelle di accesso alle strutture vacanziere. Bisogna rendere tutte le città e le case accessibili per a coloro che hanno problemi di disabilità!
Lazzaro Langellotti