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Tisane al finocchio: sconsigliate a donne incinte e bambini

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È depurativa, favorisce la digestione, aiuta la produzione del latte nelle donne dopo il parto, calma i dolori dei neonati dovuti alle coliche: queste e numerose altre le proprietà delle tisane a base di finocchio.

Un po’ per fiducia reale negli effetti benefici, un po’ per la diffusione di una tendenza salutistica che vede nel consumo di una tisana una pratica molto in, da svolgere secondo un rituale preciso, sta di fatto che la pausa pomeridiana a base di bevande calde ed infusi è una coccola che ci regaliamo sempre più volentieri.

Attenzione però: nel caso specifico della tisana al finocchio occorre andare con cautela, soprattutto se a berla sono donne incinte o bambini al di sotto dei quattro anni. È quanto afferma uno studio dell’Istituto Nazionale di Ricerca su Alimenti e Nutrizione, pubblicata su Food and Chemical Toxicology. Qual è il problema? Le tisane al finocchio contengono estragolo, una sostanza che, assunta in dosi piuttosto elevate, è cancerogena.

E, secondo lo studio condotto dai ricercatori guidati dal dottor Antonio Raffo, nelle diverse varianti in cui il prodotto si trova in vendita, e cioè semi sfusi, bustine e tisane solubili, la concentrazione di estragolo è ad un livello che può comportare rischi per la salute di bambini molto piccoli o donne in gravidanza. Del resto anche l’EMEA (l’Istituto Europeo per i farmaci) aveva evidenziato la pericolosità dell’assunzione di tisane al finocchio, sottolineando che “il consumo di tisane al finocchio non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 4 anni, a meno di una specifica indicazione del pediatra, così come non è raccomandato nel caso di donne in gravidanza e durante l’allattamento“. Ed il dottor Raffo ha specificato che l’esposizione all’estragolo, dovuta all’assunzione di tisane al finocchio “dovrebbe essere 10.000 volte inferiore alla soglia di cancerogenicità misurata negli animali di laboratorio, per avere un rischio basso. Al contrario, nel caso di un neonato che consumi 100 ml (un piccolo biberon) di tisana di finocchio al giorno abbiamo riscontrato un margine molto più basso, nell’ordine di alcune centinaia di volte“.

È necessario, allora, procedere con cautela: sì ai metodi curativi naturali, ma facendo attenzione agli effetti collaterali da cui, purtroppo, anche i prodotti erboristici non sono immuni.

Francesca Di Giorgio

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