maltolo

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Cicoria, cocco, caffè e il maltolo antitumorale

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Una scoperta tutta italiana che può aprire nuove speranze nella lotta contro i tumori è quella fatta da due studiosi di Urbino: Vieri Fusi, direttore del Laboratorio di Chimica Supramolecolare dell’Università di Urbino e Mirco Fanelli del Laboratorio di Patologia Molecolare “PaoLa”.

Pubblicata sul British Journal of Cancer e già brevettata in Italia (si attende ora il riconoscimento internazionale) la scoperta vede come protagonista il maltolo, una sostanza naturalmente presente nel malto, nel cocco, nel caffè e nella cicoria, tanto per citare alcuni alimenti.

Questa sostanza, a detta dei ricercatori, avrebbe buone capacità antitumorali dato che sarebbe in grado di spingere all’autodistruzione le cellule tumorali penetrando all’interno di esse e inducendo alterazioni tali da portare appunto al “suicidio” della cellula.

Tale meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplastica, è alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali. (…) questi composti sembrano essere tollerati in vivo, cosa non scontata e hanno dimostrato interessanti proprietà biologiche inducendo una sensibile riduzione della massa tumorale

ha dichiarato Mirco Fanelli.

Il maltolo, che viene talvolta utilizzato anche come additivo alimentare, deve però essere prima modificato per dare origine a nuove molecole in grado di avere l’effetto antitumorale sopradescritto.

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