Che fosse utilizzato in epoca medievale come rimedio contro le streghe è assodato. Note sono anche le numerose proprietà tra cui quella che regola la pressione sanguigna. Ma che l’aglio fosse anche un rimedio contro l’influenza è assolutamente una novità. E indovinate un po’ da dove arriva? Ma dalla Cina naturalmente!
Ebbene sì, ancora una volta dal lontano oriente giungono fino a noi rimedi legati alla medicina alternativa, che forse fanno sorridere noi occidentali, ma che in Cina fanno parte di una tradizione che dura da millenni. Forte è il legame che li mantiene uniti alle loro tradizioni, nonostante la corsa alla modernità. Ma proprio a causa di questa “aglio-mania“, il celebre e fetido bulbo è lettaralmente schizzato di prezzo.
Ma facciamo un passo indietro. Nei mesi precedenti la Cina, prima al mondo per la produzione di aglio, aveva ridotto la semina a causa del calo dei prezzi legato alla recessione globale. Ma oggi c’è stata una vera e propria inversione di tendenza, causata dall’effetto influenza. Nel giro di 8 mesi nelle grandi città cinese i prezzi dell’aglio sono aumentati di ben 15 volte.
Tuttavia, il Financial Times sostiene che la causa dell’impennata dei prezzi non è dovuta solo alla sua rinnovata popolarità e ai trend del mercato, ma sospetta lo zampino della mafia cinese.
All’interno della questione si è inserita anche l’associazione degli agricoltori, continuando la sua ferma lotta contro le distorsioni dei prezzi nella filiera. Ma lodando anche le numerose proprietà dell’aglio: “oltre alle proprietà afrodisiache gli sono riconosciute molte proprietà salutari: è consigliato contro mal di testa, infezioni e malattie cardiovascolari, ma soprattutto è indicato come disinfettante dell’intestino in quanto svolge un’efficace azione antibatterica intestinale. Per garantire l’efficacia nell’azione, il consiglio – ha reso noto la Coldiretti – è quello di verificare le etichette e di preferire la produzione nazionale che garantisce freschezza perché non deve sopportare lunghi tempi di trasporto di quella provenienti dalla Cina.
Francesca Mancuso