Come combattere le intossicazioni alimentari? La natura, ancora una volta, accorre in nostro aiuto grazie ad un particolare estratto. Una recente ricerca si è focalizzata sulle foglie di carrubo, dalle quali è possibile ricavare un estratto dalle proprietà antibatteriche che sarebbe efficace nel trattamento delle intossicazioni alimentari.
Le foglie dell’albero del carrubo contengono infatti una sostanza dalle spiccate proprietà antibiotiche e antibatteriche. Tale pianta, il cui nome scientifico è Ceratonia siliqua L., produce frutti e semi da cui fino a questo momento è stata ricavata una farina molto simile al cacao, utilizzata soprattutto nella pasticceria naturale come suo sostituto.
Ora la ricerca scientifica si è focalizzata sulla presenza nelle foglie di carrubo di estratti naturali che potrebbero rivelarsi utili in caso di intossicazioni alimentari. La ricerca è stata condotta da parte della dottoressa Valentina Coroneo, del Dipartimento di Scienze Ambientali, Agrarie e Biotecnologie Agroalimentari dell’Università di Cagliari, e lo studio in questione è stato pubblicato tra le pagine del Journal of Agricultural and Food Chemistry.
Gli studi condotti da parte della dottoressa Coroneo e di un gruppo di esperti hanno portato ad osservare gli effetti dell’estratto di foglie di carrubo nei confronti di alcuni batteri, tra cui la listeria, responsabile di una intossicazione alimentare potenzialmente letale, denominata listeriosi.
Attraverso studi condotti in laboratorio, è stato osservato come l’estratto di foglie di carrubo si sia rivelato in grado di inibire la crescita di una serie di microrganismi, sottoposti a test, tra i quali vi era la listeria. L’estratto di foglie di carrubo utilizzato, denominato MECL, verrà in seguito messo alla prova nei confronti di alimenti come pesce, carne e formaggi, cibi che possono essere contaminati da tale batterio. In caso di dubbio, gli esperti consigliano di cuocere molto bene gli alimenti prima di consumarli, in modo da uccidere i batteri responsabili di intossicazioni attraverso il calore.
Marta Albè
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