L’Associazione Italiana Centri Benessere (AICEB) – Confesercenti ha presentato una proposta di legge che possa regolamentarne il settore, sempre più in crescita e in continua trasformazione, per seguire le nuove tendenze e le sempre più particolari esigenze della clientela.
D’altra parte, esistono già una legge nazionale per le estetiste e delle leggi regionali che riguardano la regolamentazione delle attività delle palestre: è tempo di pensare anche ai centri benessere, che diventano sempre più numerosi, specialmente all’interno delle strutture alberghiere.
In primo luogo, è importante ristabilire i ruoli e le funzioni in base alle mansioni svolte, oltre a ristabilire il confine tra cure mediche e trattamenti estetici, così da evitare episodi di imperizia o scarsa igiene di determinate strutture, dovuti principalmente a superficialità e generalizzazioni varie, proprio per la mancanza di una legislazione specifica che tuteli questo ambiente e la sua utenza di riferimento.
Il settore benessere è ormai una delle componenti forti della nostra offerta turistica, conta circa 2.816 imprese e 394 strutture ricettive solo nelle zone termali. Una regolamentazione non può quindi che favorire la qualità e servizi al top.
WellMe.it ha già sottolineato come sia, ormai, preferita la vacanza – relax nei Centri Benessere, scelta peraltro confermata dallo stesso Osservatorio Nazionale del Turismo, secondo cui gli italiani nel 2009 hanno prenotato oltre un milione di vacanze in centri benessere e/o termali specialmente in Veneto, Toscana, Emilia-Romagna. La proposta di legge è stata presentata il 14 maggio scorso al RiminiWellness dal suo primo firmatario, l’On. Alberto Fluvi ed altri 48 firmatari tra parlamentari di diversi schieramenti politici.
Chiara Casablanca