“È bene prenderci cura dell’uomo nella sua unicità”. Alzi la mano chi, tra voi, non ha provato una sensazione di benessere, solo leggendo queste parole. Credo siate veramente in pochi.
Diciamoci la verità, siamo così abituati a correre tutto il giorno, così impegnati a fare, e spesso a strafare, da mettere in ultimo piano l’attenzione alle nostre esigenze, ai messaggi del nostro corpo e del nostro spirito. Sì, perché anche se tra le mille occupazioni quotidiane non abbiamo tempo per pensarci, il nostro equilibrio si fonda sulla capacità di regalarci momenti in cui al centro dell’attenzione non c’è il lavoro, la cena da preparare, la casa da pulire, ma NOI.
Momenti in cui ci fermiamo – sì, avete letto bene, ci fermiamo, ma non a un semaforo rosso, mordendoci le unghie perché questi secondi stanno rallentando la nostra tabella di marcia – e ci occupiamo di noi stessi, dedicando del tempo a ciò che ci fa stare bene, non solo fisicamente, ma anche spiritualmente.
Proprio con l’intento di “prendersi cura dell’uomo nella sua unicità”, per tornare alla frase di apertura, è stato inaugurato a Genova, il primo centro benessere di proprietà ecclesiastica, benedetto dal Vescovo vicario Monsignor Luigi Palletti, il quale ha affermato “Qui si cura il corpo e lo spirito”. Si chiama Palagym ed è situato in via San Bartolomeo degli Armeni, presso la Fondazione padre Ottavio Assarotti. Riconosciuto dal Coni e gestito dal Paladonbosco, il centro sorge in un edificio del ‘600 che ospitava originariamente un convento di suore brigidine; durante il regime napoleonico la struttura fu affidata a padre Ottavio Assarotti (di cui oggi conserva il nome) perché diventasse un centro educativo per sordomuti.
L’odierno centro benessere è un complesso di tre piani, per un totale di 1200 mq, con una fit room dotata di attrezzatura di ultima generazione, una piscina per l’acquagym e il nuoto dei bambini, un campo di calcetto ed inoltre un centro relax, sale per i massaggi e per visite mediche, un salottino con emeroteca. Completa il quadro una terrazza panoramica che in primavera viene impiegata per giocare a golf.
Ce ne è a sufficienza per qualche sosta davvero rigenerante. Cari amici genovesi, provate e poi fateci sapere!