Il massaggio è un’arte antica e ogni popolo sa declinarlo secondo il suo sentire, il suo spirito, la sua filosofia di vita. Ecco perché conoscere il massaggio hawaiano significa anche sapere qualcosa di più su questo popolo che ha fatto del rapporto con la natura una simbiosi quasi catartica.
Un popolo di mare dove natura, armonia e amore sono le tre facce della stessa medaglia: il concetto di energia. Pensate che i Kahuna, i nativi hawaiani considerano il massaggio una cura che fa bene non solo a chi lo riceve ma all’intero universo. Ogni cellula, stimolata positivamente, libera energia che percorre il corpo e fuoriesce da esso, divenendo un suono tra la melodia del creato.
Il massaggio hawaiano non è nato nei centri benessere a uso di chi voleva rilassarsi per un’ora nella pausa pranzo. Non è la rivisitazione abbellita di una tradizione, rinata per compiacere i turisti. Il massaggio hawaiano veniva praticato nelle famiglie kahuna in momenti importanti della vita, affinché si riconquistasse l’armonia persa. Inoltre, il massaggio hawaiano non sono solo mani e avambracci che lavorano. C’è un’atmosfera, intorno e deve essere quella. Il rumore soffuso delle onde dell’oceano, i ritmi della danze popolari, l’olio e l’essenza, il profumo forte.
Naturalmente questo massaggio ha una tecnica: si tratta di effettuare movimenti circolari e profondi dietro la testa, lungo la schiena, le braccia e le mani. Prima del massaggio si applicano delle pietre calde per rilassare la persona. I benefici sono numerosi: circolazione, sistema linfatico, respiratorio, digestivo. Ottimo contro la depressione. È anche usato per superare i lutti. Per chi pratica questo massaggio, corpo e anima sono strettamente legati quindi, stimolando l’uno, ne trae beneficio anche l’altro.
Sara Tagliente