A chi non piace farsi fare un bel massaggio? Rilassa i muscoli e riposa la mente. Solo? Pare proprio di no: un nuovo studio nordamericano dimostra che il massaggio è anche in grado di ridurre l’infiammazione che segue un intenso sforzo fisico e di promuovere, addirittura, la crescita di nuovi mitocondri.
A fornire la prova più evidente degli effetti taumaturgici del massaggio sono gli atleti, così gli scienziati del Dipartimento di Pediatria e Medicina della McMaster University in Canada hanno eseguito dei test su volontari che si erano sottoposti a dure sessioni di cyclette e ne hanno successivamente massaggiato una gamba. Prelevando campioni bioptici sia prima dell’allenamento, che subito dopo un massaggio di appena 10 minuti e dopo due ore e mezzo di recupero, hanno scoperto che a livello cellulare il massaggio riduce l’infiammazione e promuove la crescita di nuovi mitocondri nel muscolo scheletrico.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, rivela, quindi, che la riduzione del dolore associato con il massaggio può coinvolgere lo stesso meccanismo di quello impiegato da farmaci anti-infiammatori, perché inibisce la reazione delle citochine infiammatorie nelle cellule muscolari e stimola la produzione di mitocondri, le unità deputate alla produzione di energia nelle cellule.
“Questi potenziali benefici del massaggio possono essere utili per un’ampia gamma di persone, compresi gli anziani e coloro che soffrono di lesioni muscolo-scheletriche o i pazienti con infiammazione cronica –spiega il ricercatore Mark Tarnopolsky- questo studio fornisce la prova che le terapie manipolative, come il massaggio, dovrebbero essere comprese nella pratica medica”.
Insomma, siamo tutti concordi nel dire che il massaggio fa bene, ma adesso ci sono i dati scientifici per ribadirlo.
Roberta Ragni