Chiarezza di visione e contatto con il nostro io. La meditazione è uno dei metodi più efficaci per conoscere se stessi e vivere il presente con serenità. O almeno provarci.
È quello che ci consiglia il tedesco Eckhart Tolle, maestro spirituale contemporaneo, con la sua teoria del “qui ed ora”, che fa filosoficamente riecheggiare il noto “hic et nunc” dei nostri antenati latini.
Allora, proviamo a stare meglio con tre semplici – più o meno – esercizi, sposando la teoria secondo la quale “la vera salvezza è liberarsi dal passato e dal futuro come bisogni psicologici”.
Via musiche zen e morbidi tappetini. Quello che vi serve è arrendervi semplicemente a voi stessi attraverso tre fasi.
Indice
Rielaborazione del passato
Si parte da ciò che ci lega al passato e ancora ci affligge. Da quel malumore di sottofondo, cioè, che può essere letto come “inquinamento interiore” o “vecchia energia cristallizzata” che contamina mente e corpo. E’ proprio sul corpo che si vuole agire tramite il dolore usato come bussola per cercare le energie bloccate e liberarcene.
L’esercizio
Seduti, in casa, tenete il pugno ben chiuso. Ponete attenzione alle sensazioni fisiche che da esso scaturiscono e opponete loro resistenza. Poi, pian piano, continuando a tenere il pugno stretto, provate ad arrendervi a quelle stesse sensazioni. Obiettivo è fare in modo che siano semplicemente come sono e osservare cosa accade. Una volta afferrata l’importanza della resa, potrete metterla in pratica con qualunque sensazione si manifesti nel vostro corpo e sarete in grado di notare come il vostro stato interiore cambi appena cedete e dite sì.
In pratica, la sensazione fisica rappresenta il passato che torna a galla e riaccende una sofferenza. Il segreto è osservarla senza fuggire.
leggi anche: La meditazione può aiutarci a fare meno errori
Abbracciare il presente
Se ci pensate… nel presente la nostra mente si sente inquieta. È un flipper tra il passato e il futuro spesso in una miriade di pensieri che neppure ci appartengono. Per poter vivere realmente il tempo presente bisogna venire fuori dal guscio delle nostre convinzioni.
L’esercizio
Molto semplice. Basta fermarsi un attimo mentre si sta facendo qualcosa e guardarsi dentro. Quello che scaturisce, strano ma vero, è un istante di pace. Nel traffico, mentre fate la spesa, mentre siete in palestra o guardate la TV, lasciate che qualunque suono giunga al vostro orecchio vi passi attraverso senza dover necessariamente affibbiargli un nome. Idem con le cose che vedete. Preoccupatevi solo di osservare le sensazioni fisiche di ogni gesto. Comincerete così a ritrovare voi stessi e a vivere un altro presente.
Preparare il futuro
Semplice a dirsi, difficile a farsi. Dal futuro nessuna aspettativa o falsa illusione. Unico pensiero deve essere realizzare voi stessi ora, adesso, con la convinzione che siete quello che volete già in questo momento.
L’esercizio
Il “non-fare” è in pratica il terzo esercizio. Sedetevi e non fate nulla, provando, magari, a rivolgere l’attenzione all’incavo di una mano. Se riuscite a percepire la vita che scorre nella mano, dopo un po’ sentirete una sottile vibrazione: è proprio la vita che scorre sotto la pelle. Da qui nasceranno gioia e quiete e lo stress per il futuro scomparirà in un batter d’occhio.