esercizio aerobico

Stretching: nuovi studi confutano la sua reale efficacia

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Siete convinti che lo stretching sia il modo migliore per scaldare i muscoli prima di un allenamento? Beh dovete ricredervi, almeno a detta di recenti studi che hanno evidenziato al contrario come lo stretching influisca negativamente sulle prestazioni dei muscoli e non solo.

Ma vediamo di capire meglio. Gli studi in questione, pubblicati sul ‘Journal of Strength and Conditioning Research‘ e sullo ‘Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports‘ hanno “bocciato” lo stretching in quanto non scioglierebbe affatto i muscoli, rendendoli più dinamici e forti evitando anche il rischio di prendere stiramenti. Al contrario, invece, li renderebbe più deboli.

All’università di Zagabria, la ricerca si è svolta così: i volontari sono stati fatti scaldare con i classici esercizi di streching e poi fatti saltare, scattare e sollevare pesi. Risultato? Lo stretching statico aveva ridotto la forza dei muscoli di circa il 5,5%. Si è visto inoltre che la potenza muscolare era calata del 2% dopo lo stretching e chi invece, dopo gli esercizi, aveva sollevato pesi, aveva subito un calo della sua capacità del 8,3% e in più era maggiormente sbilanciato e instabile.

La conclusione dei ricercatori è stata dunque che è meglio scaldarsi in modo dinamico evitando invece il tanto diffuso e altrettanto sopravvalutato stretching.

Leggi anche:

STRETCHING? SE NON L’AVETE MAI FATTO, MEGLIO NON COMINCIARE

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Per suggerimenti, storie o comunicati puoi contattare la redazione all'indirizzo redazione@wellme.it