S Factor è l’ultima novità in fatto di ginnastica e arriva, al solito, dall’America. Questa danza ci rimette in forma facendoci divertire, ma non solo: ha una carica erotica elevatissima, prendendo le mosse dalla sua “antenata” pole dance.
Per gli ignoranti in materia come me, la definizione che si trova online di pole dance è molto semplice ed esaustiva: il “ballo del palo”. Almeno una volta nella vita l’avrete visto, se non dal vivo, sugli schermi di cinema o TV.
Originariamente questa danza non aveva in sé intrinseche qualità ginniche, ma era esclusivamente uno spettacolino combinato con lo striptease e la lap dance. Ma dagli anni ’80 si è evoluto in spettacolo acrobatico che implicava resistenza muscolare e una preparazione fisica.
Il passo in più è arrivato proprio dalla S Factor che ha dato alla pole dance quel valore aggiunto che l’ha resa immediatamente appetibile alle star. Dopo il pilates e l’acquapilates, ecco che modelle e attrici “si attaccano al palo” e non solo per se stesse, ma anche per la gioia dei loro partner!
Per fare dei nomi, Lindsay Lohan, Terry Hatcher e Kate Hudson pare ne siano già entusiaste e assidue praticanti.
L’idea è proprio nata da una ballerina di lap dance, l’attrice Sheila Kelley. Sheila ha aperto la prima scuola di S Factor soprattutto per far uscire la femminilità di quelle donne un po’ impacciate e poco sicure di sé.
La scuola propone un programma di allenamento che unisce striptease, lap dance, aerobica, danza e yoga. Il tutto ruota ancora attorno a un palo, ma i movimenti sono quelli tipici dell’aerobica.
Dopo una prima fase di stretching a terra, si comincia a saltellare e a fare esercizi in piedi, per poi danzare e concludere con lo yoga. Dal punto di vista ginnico, si bruciano grassi e si rassodano i muscoli, da quello mentale si libera la carica erotica che ogni donna ha in sé.
Allora allenamento non solo per il corpo ma anche per la mente. Con l’obiettivo di renderci toniche e sode, ma anche per esprimere meglio la nostra sensualità. Il lavoro aerobico, infatti, aiuta a raggiungere una linea da urlo e la lap invece aiuta a superare la timidezza!
Quindi una disciplina che coinvolge l’intera persona davvero e che forse sarebbe il caso di approfondire davvero, soprattutto laddove la coppia stenti a far faville.
A parlarne bene non sono solo i VIP, ma anche persone “normali” e perfino i medici, come la ginecologa Lissa Rankin.
Il fine principale della S Factor è il mettersi in contatto con la Creatura Erotica che ogni donna ha dentro di sé. Ma cos’è questa creatura nascosta?
“Un centro di energia sessuale e di conoscenza personale” – sempre nelle parole di Sheila – “la parte selvaggia, felina, indomita di noi, il nostro alter ego sessuale e l’opposto della brava ragazza o della signorina per bene.”
Valorizzare se stesse come persone e come donne può aiutarci ad essere felici in un senso più globale del termine. Il sesso fa parte della vita e non va sottovaluto, se non si vuole incorrere in nevrosi o frustrazioni.
Il centro focale di tutto è riprendere il contatto col nostro corpo per sentirci belle così come siamo: e se la S Factor ci aiuta anche a raggiungere davvero una linea sinuosa e invidiabile capite bene che il fine è ancora più facilmente raggiungibile!
Ma dove si può arrivare a coniugare mente e corpo e riprendere in mano la nostra vita sessuale sedata?
A Milano esiste la prima scuola italiana, quella di Dana Hesse che racconta come è nata la sua passione:
“dalla natura selvaggia e anarchica di questa danza, dal senso di libertà che mi ha subito trasmesso. Sul palo, tutto ciò che vuoi fare è concesso; proprio perché nasce nei locali di lap dance dove, se vuoi, non esiste inibizione o censura: anzi, il senso originale della lap dance è provocare, fare sognare, stregare, conquistare.”
A Roma invece potete rivolgervi al Dabliù club fitness. Qui potrete provare la Lap Gym -la sorella “senza tacchi e con le gambe nude” della lap dance- e il Gym Tantra -una serie di esercizi, alcuni anche da fare in acqua, per migliorare i rapporti di coppia-.
E allora, care lettrici, non ci resta che provare a danzare attorno al palo per scoprire di cosa siamo capaci!