“A a abbronzatissima” cantava il ritornello di una celebre canzone degli anni Sessanta.
Estate è sovente sinonimo di sole, mare, spiaggia e abbronzatura. Nei paesi dalla cultura mediterranea, come il nostro, bellezza spesso coincide con pelle dorata, ambrata, per non dire d’ebano.
Tuttavia, ben poche persone usano accortezze e trattano con rispetto la propria pelle sottovalutando gli effetti deleteri della prolungata esposizione solare.
Ebbene sì, la pelle registra ogni azione che compiano su di essa e anche se non ci si scotta. Perché si appartiene ad un “fototipo” dalla carnagione olivastra e ci si scurisce in fretta senza passare per quell’orrido rosso bruciato che ci fa apparire delle aragoste, i danni sono in agguato e la pelle ne risentirà a lungo termine.
Va aggiunto che, benché ci si esponga con creme solari ad alto fattore protettivo e non ci si scotti, non è consigliabile stare molte ore sotto il sole, specie se si tratta delle prime esposizioni della stagione.
Nonostante i rischi di tumore della pelle colpiscano maggiormente le persone dall’incarnato pallido, le pelli scuri o ambrate incorrono nello stesso problema se non opportunamente protette. Inoltre, le scottature prese da bambini aumentano il rischio di melanoma nel futuro adulto. Non sottovalutiamo, dunque, il potere del sole, sia nel suo lato benefico, ma anche e soprattutto nel suo lato oscuro e nocivo.
Ricordate che non solo il fumo, l’alcool e gli stravizi invecchiano la pelle, con la conseguente comparsa di rughe precoci, ma anche l’esposizione solare.
Se poi prendessimo l’abitudine delle dive del passato che non amavano l’abbronzatura, perché l’incarnato eburneo era eponimo di aristocrazia e raffinatezza, potremmo giovarne non poco. Basti pensare alla splendida Francesca Dellera che per proteggere il suo décolleté e la sua pelle diafana non prende mai il sole, si copre e talvolta non esce di casa nelle ore più calde dell’estate.
Certo, forse è un pochino esagerato e magari gli interventi di chirurgia plastica cui si viene sottoposti impongono alcune di queste regolette. Comunque, non abbiate paura, prendete il sole, siate “latine” come vuole il nostro Paese, ma fate attenzione a non esagerare. Rispettare se stesse è una regola valida sempre. Un “fototipo due” non potrà mai essere un “fototipo quattro”.
Volendo fare un esempio: Scarlett Johansson, ammesso che voglia andare al mare, userà ben altre accortezze per proteggere la sua pelle d’avorio rispetto alla latina Eva Mendes. Questo vale per tutte le donne, siano esse dive o meno.
Per tutte quelle che non amano il mare, c’è sempre la famigerata “tintarella di luna”, come cantava la grande Mina.